“25mila auto lungo il corso senza meta”, Bicincontriamoci plaude alla sfida di “Città 30”

E’ una testimonianza che lascia pensare quella data dal comandante della polizia municipale sabato scorso durante il convegno sulle “Città 30” a cui il Comune di Sulmona ha aderito: delle 25mila auto che transitano lungo corso Ovidio durante ogni mese, è stato calcolato, solo una minima parte si ferma per fare compere o per effettiva necessità, “la stragrande maggioranza – ha detto il comandante Paolo La Gatta – usa il corso solo per attraversamento, cioè per passare dalla zona nord a quella sud, ritenendola la più rapida”.

“Musica per le nostre orecchie” dice Bicincontriamoci che da anni sta lavorando come Fiab per sensibilizzare le varie amministrazioni sulla necessità di ripensare la mobilità in città.

“Finalmente i semi lanciati al vento stanno germogliando e producendo qualcosa di concreto oltre le parole, ovviamente non solo per merito nostro ma soprattutto grazie ad un’amministrazione attenta e sensibile a queste tematiche – scrive Bicincontriamoci -. Finalmente si parla di ‘Progettazione’ e non di ‘tavoli di concertazione’ dove ognuno dice la sua in una babele di argomentazioni e di veti incrociati, arrivando anche alle minacce elettorali. All’amministrazione tutta, al Sindaco, agli assessori Attilio D’Andrea e Catia Di Nisio auguriamo tutta la forza necessaria per andare avanti e mettere in piedi un progetto di città più vivibile, più sana, più organizzata, più bella”.

Un convegno pieno di contenuti e di visione quello di sabato scorso, nel quale è stata portata ad esempio una città spagnola che ha bandito le auto, trasformando completamente il volto, la vita e la vivibilità della città. Con la firma del Protocollo il Comune si è impegnato ad adottare tutte le misure per arrivare ad istituire il limite di 30 chilometri orari sulle strade cittadine che non siano a scorrimento veloce, ma anche a favorire la mobilità dolce, lo sharing, il Pedibus e tutte quelle misure utili per fare in modo da convincere e costringere i cittadini  a non usare l’auto per gli spostamenti a corto raggio.

12 Commenti su "“25mila auto lungo il corso senza meta”, Bicincontriamoci plaude alla sfida di “Città 30”"

  1. Pensate che siano tanti, nn mi sembra,
    Parliamo di poco più di 68 auto al giorno, a queste vanno detratte le auto di servizio, forze Dell ordine, Asl ecc, i mezzi del cogesa, i residenti, i possessori del pass per invalidi, i corrieri per gli acquisti on line, i possessori del permessi al transito (che nn sono i commercianti) ecc,
    Perché, invece, non parliamo delle bici che sfrecciano come missili per corso Ovidio a tutte le ore, anche questo traffico andrebbe regolamentato

    • Ci scusi signor Kimbo per un errore di battitura è stato riportato il dato riferito all’anno, invece, come corretto, è riferito al mese. Quindi il suo dato va moltiplicato per 12. Ci scusiamo

    • Vero …il passaggio delle bici è pericoloso oltre che per la velocità anche perché la carreggiata è ristretta da ombrelloni e stend messi dai venditori di confetti e non

    • Quindi sarebbero 680 al giorno, ma bisogna eliminare sabato e domenica quindi i giorni diventano 5 e poi bisogna eliminare tutte le ore in cui il centro è chiuso…. 1000 attraversamenti in 3 /4 ore, comincia a diventare una situazione piuttosto pesante per un certo storico lungo 800 mt….

  2. Grazie per la precisazione, però i dati grezzi vanno analizzati attentamente (nn mi riferisco ovviamente a lei), quindi sebbene parliamo di 800 passaggi al giorno a questi vanno sottratti i passaggi di cui parlavamo, ciò che rimane è davvero poco, questo significa che le misure adottate sono sufficienti nn si ha bisogno di altre restrizioni, si dovrebbe lavorare sui permessi ecc, ecc

  3. Il vero pericolo da cui bisogna difendersi sono proprio le biciclette (ed i monopattini) che infrangono tutte le regole (contromano, sui marciapiedi,semafori rossi etc) senza mai essere contravvenzioni!.Le auto non creano i disagi descritti così solo per autorizzare ancor di più la maleducazione e l arroganza dei ciclisti!!!Andate a pedalare fuori….

  4. Alcuni ciclisti, è vero, vanno contro mano, ma ciò accade soprattutto in centro storico. Questo comportamento
    non sarebbe assolutamente un problema se il centro fosse chiuso alle auto.
    E se i ciclisti vanno sui marciapiedi è perché questi ultimi sono usati come parcheggi dagli automobilisti!

  5. Scusate, nell’ultima frase mi sono espresso in maniera completamente sbagliata.
    Correggo
    E non è possibile che i ciclisti vanno sui marciapiedi perché sono usati dagli automobilisti come parcheggio!

  6. Se si deve chiudere il centro storico alle auto a maggior ragione deve essere interdetto alle biciclette !!! Significato di pedonale: A PIEDI!!!

    • Mi ricorda lo spot di un vecchio canale televisivo dove un migliaio di persone che la vedevano giornalmente nel calcolo annuale diventavano milioni. Probabilmente delle 800 auto mensili saranno un centinaio che passano più volte. Poi se volete potete anche moltiplicare 25000 x 12. Come New York

  7. C’era più sviluppo a Sulmona negli anni 70 quando il centro storico era aperto alle macchine o adesso quando tutto è vietato?
    Siete ridicoli, arrendetevi all’evidenza!

  8. Lu blablandun d li cicchirill giangiot di chilli a trov cos ect a lu piet fra acciancit a loc du ta ta

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