Un fulmine su monte Mileto riaccende l’incubo di due anni fa

La mano questa volta è quella “divina” o comunque naturale, che sia Giove o Madre natura, infatti, è stato un fulmine la scintilla. Un incendio si è sviluppato infatti questo pomeriggio sul Monte Mileto del Morrone, lì dove, era il 19 agosto del 2017, non può che tornare alla mente, scoppio il rogo più importante che ridusse in cenere la montagna due anni fa.

L’origine non dolosa, tuttavia, non dirada le preoccupazioni per il pericolo di una propagazione incontrollata delle fiamme. Perché lì dove ora si è alzata una colonna di fumo, ad oltre 1100 metri di altitudine, c’è una pineta e soprattuttto soffia un forte vento in direzione nord.

Sul posto ci sono vigili del fuoco e carabinieri-forestali che stanno cercando di domare le fiamme e arginare la minaccia. Un lavoro non facile che i soccorsi stanno facendo via terra perché le cattive condizioni climatiche non permettono l’intervento dell’elicottero. La pioggia che sta cadendo tuttavia aiuta l’opera di spegnimento.

Una situazione comunque tenuta sotto stretto controllo, perché la ferita del Morrone è ancora troppo viva, ancora oggi. A due anni da quell’incubo a cui una o più mani con dolo, certamente con dolo, diedero inizio nella calda estate del 2017. Mani che restano misteriose, dopo due anni di indagini ancora oggi senza esito, né volti, né nomi. Senza ancora un perché.

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