Area pic nic di Chiarano, il turismo alla sbarra

Il turismo lento non arriva proprio a Chiarano, o meglio, non arriva nell’area pic nic, da due anni senza gestione, e con l’ultimo bando (di un anno fa) che non ha lasciato margini di movimento alle persone che pure avevano presentato manifestazione d’interesse. Diverse le clausole da rispettare, con la struttura da adeguare e quattro bagni su cinque inaccessibili, solo per fare un esempio.

L’area, d’altronde, è nel pieno delle montagne abruzzesi, situata nel comune di Scanno ma facilmente accessibile dal piano delle cinque miglia. Per questo, probabilmente, è più sentita come località sangrina che parte della Valle del Sagittario. A confermarlo anche il sindaco Giovanni Mastrogiovanni che sottolinea come la struttura non sia mai stata agganciata all’idea di turismo scannese, anche perché di proprietà regionale. A prescindere dall’appartenenza, tuttavia, l’area resta frequentata da una buona fetta di visitatori sia abruzzesi che provenienti da fuori regione.

E lo è anche in questo periodo nonostante la sbarra d’ingresso chiusa che costringe a parcheggiare l’auto prima della sbarra chiusa e a proseguire per circa 300 metri verso l’area pic nic con il carico di spesa. Non c’è chiusura che tenga, insomma, per gli amanti di quella zona dalla quale partono, inoltre, diverse escursioni negli ambienti circostanti. Un vero e proprio via vai di appassionati a cavallo, in bicicletta, a piedi che frequentano l’area. Sono gli affezionati a chiederne la riapertura.

Dalla Regione sembra stiano preparando di nuovo una gara per l’affidamento della struttura che, a pieno giugno, appare decisamente in ritardo soprattutto in periodo post emergenza Covid quando è fondamentale promuovere quel turismo in natura, e in sicurezza nonché rimettere in moto l’economia. Tutte intenzioni ancora alla sbarra.

Non a caso sono diverse le rimostranze arrivate negli ultimi giorni circa la mancata organizzazione del turismo abruzzese su più livelli. Qualche giorno fa la guida Camillo Chiarieri è stato costretto ad annullare una giornata di visite guidate andata sold out per l’inaccessibilità di alcuni siti da visitare in Valle Peligna. E a ben pensarci anche a Sulmona la ripartenza turistica, annunciata per questa settimana, è arrivata un pochino in ritardo rispetto alle legittime aspettative.

Simona Pace

4 Commenti su "Area pic nic di Chiarano, il turismo alla sbarra"

  1. bene,i politiclatroni,loro indicati,nessuno escluso,tutti amministratori del nulla,incapaci,incompetenti,inconcludenti,inutili,campioni di chiacchiere,annunci,proclami,piu’ degli spot pubblicitari per pura visibilita’..,promozione turistica ? L’annuncio di un possibile soggiorno di una squadra blasonata…che fare?

  2. Sono ormai due anni che la bella e attrezzata area di Chiarano è chiusa. e anche per quest’anno non si vede un’ipotesi di riapertura. Le motivazioni non le conosciamo! Spero che non siano le solite pastoie burocratiche; Tanti sono gli assidui frequentatori per i quali spesso è l’unico modo di trascorrere piacevoli e salutari giornate di svago! Spero che si susciti l’attenzione necessaria!

  3. Sono ormai due anni che la bella e attrezzata area di Chiarano è chiusa. e anche per quest’anno non si vede un’ipotesi di riapertura. Le motivazioni non le conosciamo! Spero che non siano le solite pastoie burocratiche; Tanti sono gli assidui frequentatori per i quali spesso è l’unico modo di trascorrere piacevoli e salutari giornate di svago! Spero che si susciti l’attenzione necessaria!

  4. Questo è il risultato di aver messo l’Abruzzo in mano a gente che non ha capacità politica e conoscenza del nostro Territorio e di tutte le sue potenzialità!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*