A scuola di sicurezza: corso di Blsd e incontro con la Protezione Civile al Fermi

Il Polo Scientifico tecnologico “Fermi” investe sulla sicurezza. Insegnare a proteggere il prossimo è la mission degli ultimi incontri che gli studenti del Fermi hanno avuto con i professionisti del settore.

La scuola, in collaborazione con l’Associazione Diadema (costituita da medici, infermieri e soccorritori) ha attivato un corso di formazione, a partire da questa mattina, di BLSD (Basic Life Support and Defibrillation) rivolto al personale docente, amministrativo ed agli allievi delle quinte classi, con l’intento di diffondere tra la popolazione le manovre salvavita, nello specifico le tecniche di rianimazione cardiopolmonare.

Una proposta progettuale di grande importanza, in una comunità, come quella scolastica, in cui il vivere insieme richiede anche il mettere in atto atteggiamenti solidali e di mutua assistenza, per educare a comportamenti responsabili, nell’ottica di una formazione civica e sociale.

Sempre presso il liceo scientifico sulmonese ha preso avvio uno straordinario progetto del Liceo Scientifico “Fermi”, denominato “A Scuola di protezione civile”.

Il progetto nasce per sensibilizzare gli studenti alla conoscenza del territorio e alle tematiche dei grandi rischi e delle calamità naturali, ma soprattutto per far conoscere alle nuove generazioni il sistema organizzativo e le importanti ed utili azioni della Protezione civile.

Nell’incontro di questo pomeriggio, presso la biblioteca del Liceo Scientifico, i due relatori Riccardo Rucci e Silvia Capitani hanno centrato la discussione su tematiche di notevole interesse ed urgenza: i rischi geologici, la funzione ed il ruolo della Protezione civile, il Piano di protezione civile comunale con le relative cartografie e le diverse attività svolte dai volontari. Il progetto prevede, nei prossimi giorni, la visita presso il Centro Operativo della protezione di Sulmona con l’obiettivo di far realizzare agli studenti un video illustrativo e pubblicitario del piano e delle attività svolte dal locale C.O.C.

Ad interagire coi ragazzi numerosi volontari, animati da un forte spirito comunitario e solidale: Nicola Lima, Domenico Di Fonte, Domenico Pallozzi, Giancarlo Cepagano, Lucia Catena.

30 Commenti su "A scuola di sicurezza: corso di Blsd e incontro con la Protezione Civile al Fermi"

  1. Si dovrebbe pensare di più alle materie di indirizzo anziché aderire ad un progetto di una materia non ministeriale…… quelle extra ministeriali si dovrebbero fare fuori dell’ambito scolastico…

  2. Complimenti alla mamma, espressione di una cultura evoluta e di una idea di scuola aperta! Giusto, io direi anche di ripristinare le punizioni corporali e la predella!
    Complimenti ancora!

  3. Non so cosa significa il termine scuola aperta. Per me la scuola è una sola dove si dovrebbe pensare alle cose essenziali e cioè alle materie di indirizzo. Alla matematica fisica italiano inglese storia dell’arte latino ecc…cioè le materie previste dal ministero. Le cose essenziali che servono per il percorso formativo. Il resto è importante ma possono farlo fuori dall’ambiente scolastico.

  4. Mi sa che la mamma é rimasta un po’ indietro… da qualche anno, tra le materie ministeriali, come dice lei, c’è Educazione Civica!!!
    L’insegnamento ruota intorno a tre nuclei tematici principali: Costituzione, diritto (nazionale e internazionale), legalità e solidarietà, sviluppo sostenibile, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio.

  5. Mi sa che la mamma é rimasta un po’ indietro… da qualche anno, tra le materie ministeriali, come dice lei, c’è Educazione Civica!!!
    L’insegnamento ruota intorno a tre nuclei tematici principali: Costituzione, diritto (nazionale e internazionale), legalità e solidarietà, sviluppo sostenibile, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio.

  6. La stessa docente di prima | 28 Febbraio 2023 at 22:25 | Rispondi

    La scuola della Montessori, di don Milani, quella che forma e non istruisce, come dice tra tutti
    Umberto Galimberti. La “scuola” nel suo valore etimologico, come tempo libero impiegato in attività interessanti e piacevoli che potenziano le cosiddette life skills… la scuola di una materia “ministeriale” (come le chiama lei), l’educazione civica, materia di studio e valutata negli ultimi tre anni… ed ancora la scuola dove “studiare” vuol dire amarsi, appassionarsi, aprirsi al mondo e all’umanità.

    • Buonasera. Sono un genitore. Un liceo scientifico dovrebbe formare gli alunni e prepararli per l’università. Essendo scientifico le materie di indirizzo sono: matematica, fisica, scienze applicate e informatica. Essendo un liceo deve formare anche ad italiano, storia dell’arte, filosofia e latino. Tutto il resto sono solo chiacchiere perché quando un alunno si ritroverà all’università dovrà avere le basi in queste materie. Per l’amore, la passione, l’apertura all’umanità c’è la prima istituzione che è la famiglia, poi ci sono le esperienze di vita che faranno ecc…non perdiamoci in chiacchiere.

  7. Ma facciamo questi incontri e facciamo anche le foto, gli articoli così siamo una scuola aperta. Poi mandiamo i nostri figli a ripetizioni perché la scuola non ha tempo di fare le materie previste dal ministero. Dobbiamo essere evoluti come dice il docente. Dobbiamo essere espressione di cultura evoluta e quando i nostri figli arriveranno a fare gli esami di stato e quelli dell’università gli faremo fare le ripetizioni a pagamento. Complimenti alla scuola evoluta dove non sono importanti le materie ma la protezione civile. Io che ho fatto il liceo scientifico 40 anni fa ho frequentato una scuola non giusta perché non era aperta e non era evoluta. Complimenti alla docente!

  8. La scuola di 40 anni fa era diversa da quella di oggi… tutto si è evoluto negli ultimi 40 anni, per fortuna!
    Innovazioni tecnologiche che hanno avuto un impatto sulle nostre vite e sul nostro sistema scolastico.
    La scuola di 40 anni fa non avrebbe “supportato” i nostri ragazzi durante la pandemia!!!
    W la scuola di oggi, aperta, evoluta, tecnologica e poi cerchiamo di essere sinceri: le ripetizioni si facevano anche 40 anni fa, quando la scuola pensava solo alle materie ministeriali!!!

  9. Ma non vi ricordate quando tre anni fa ci hanno comunicato che la mattina nelle ore di matematica/fisica e italiano si faceva educazione civica e mate/fisica e ita si facevano di pomeriggio? Ricordo la disperazione e la preoccupazione dei genitori di un quinto!! Ma lasciamo stare, chi ha i figli alle prime classi farebbe bene a cambiare scuola, chi invece li ha nelle classi superiori deve stringere i denti e andare avanti perché stanno per uscire. Per me è stata una delusione….ma prendiamo il lato bello di questa versione nuova della scuola: tra qualche giorno i nostri figli si faranno una passeggiata come da progetto!!

  10. Ha ragione, sono 40 anni che faccio ripetizioni! Prima di me le faceva mia madre.
    Ah dimenticavo, ci siamo evoluti anche in questo!!!

  11. Ciao ho letto ora tutti i commenti. Sono genitore anch’io. Condivido l’importanza delle materie basilari per l’università, soprattutto quelle di indirizzo. Capisco il discorso della docente ma penso che queste attività si possano fare più avanti. In questo momento del percorso scolastico penso sia più importante studiare e dare attenzione alle materie sopracitate e pensare più in là alla protezione civile, senza sminuire la sua importanza. Ma in questa fase non è necessaria.

  12. Durante le pause scolastiche come le vacanze di Pasqua carnevale natale, perché i docenti invece di stare a casa (pagati) non vengono utilizzati dal DS per corsi di recupero? Chi vuole stare a casa deve fare la domanda di ferie o recupero ore come tutti!

  13. Padre e madre responsabili | 1 Marzo 2023 at 09:10 | Rispondi

    Lasciate perdere….non vedete dalle foto….sono pochi gli alunni….sono due classi! Due classi!! Le solite. Non è il LICEO SCIENTIFICO. SONO DUE CLASSI. Quindi noi del tradizionale possiamo sperare che i nostri figli non andranno a lavorare al call centre con una laurea! E soprattutto che si laureanno. Questi articoli servono per avere un po’ di notorietà a gente che altrimenti non sarebbe nessuno. Basta con queste cazzate e pensiamo alle cose serie….noi siamo genitori e dobbiamo pensare ai nostri figli, chi non li ha pensa a queste cosette

  14. D’accordissimo con padre e madre responsibili.
    Cosa non si fa per un momento effimero di gloria e per qualche spicciolo in piu nel cedolino paga!

  15. IL BLS-D A SCUOLA | 1 Marzo 2023 at 11:23 | Rispondi

    Leggere questi commenti è molto spiacevole. Personalmente ritengo che la formazione è l’istruzione di materie scientifiche utili al percorso universitario e sicuramente presenti in questo Istituto, non abbiano nulla a che vedere col contenuto di questo articolo!
    I ragazzi frequentano il Liceo per 5 anni, tutti i giorni e non credo che un paio di mattinate dedicate al corso di formazione BLS-D e alla sicurezza, possano fare la differenza in termini di preparazione complessiva che offre il percorso scolastico.
    In Italia, rispetto a tanti altri Paesi europei siamo piuttosto indietro in questo senso. “Altrove” si inizia molto prima!! La sensibilizzazione, l’istruzione al primo soccorso e l’inserimento di questo genere di formazione a scuola, non può far altro che ampliare gli orizzonti degli studenti stessi, magari anche scoprendosi, durante i corsi, appassionati verso percorsi medici o simili.
    La scuola è istruzione, ma anche educazione e sensibilizzazione nei confronti di certe tematiche. Dobbiamo stare al passo con gli altri, se non vogliamo rimanere sempre un passo indietro!
    Mi auguro, piuttosto, che anche gli altri istituti aderiscano al più presto a progetti come questo!

    • genitorebuono | 1 Marzo 2023 at 11:45 | Rispondi

      noi genitori non stiamo dicendo che questa formazione non serve ma solo che si dovrebbe fare fuori dell’ambito scolastico e se davvero è un’iniziativa per far appassionare gli studenti dovrebbe essere rivolta a tutti gli studenti. invece no. è stata un’iniziativa solo per due classi…..lasciamo però vivere questo momento di gloria a chi ne ha bisogno!!!

  16. eroenelvento | 1 Marzo 2023 at 11:55 | Rispondi

    È molto triste nel 2023 leggere “presunti” genitori che invitano ad avere attenzione esclusivamente per le attività curriculari. D’altronde non è un caso se oggi abbiamo un ministero che non si occupa più solo di “istruzione” ma anche del “merito”! È tristissimo che un genitore non comprenda l’importanza di una formazione personale a 360 gradi, bensì si preoccupi esclusivamente che il figlio/figlia studi la matematica e la fisica e poi prenda 100/100 all’esame, magari con la lode e poi continuare e rendere più Barbara la nostra società. Spero che tali “presunti” genitori si preoccupino anche di dove i figli sono il sabato sera, se tornano a casa sobri o fatti! Ah già questo ai loro meritevoli figlioli non accade!

    • Eroenelvento, ritengo il suo commento alquanto ridicolo. Scuola del merito non significa abbondare con iniziative spot dove gli studenti sono contenti di partecipare in quanto con poco sforzo si ha molta visibilità in termini di valutazione.
      Merito, a mio avviso, significa anche una corretta valutazione delle conoscenze e delle competenze dello studente senza farsi influenzare dalle simpatie antipatie nei confronti del singolo docente per la partecipazione ad attività di contorno. Inoltre andrebbe utilizzata l’intera scala di valutazione da uno a dieci e non che miracolosamente in sede di scrutinio spariscono tutte le le insufficienze demotivando gli studenti MERITEVOLI.

  17. IL BLS-D A SCUOLA | 1 Marzo 2023 at 12:04 | Rispondi

    La “legge del 4 Agosto del 2021 n. 116” cita così:
    Art. 8
    Campagne di informazione e di sensibilizzazione

    1. Al fine di promuovere la cultura del primo soccorso in situazioni di emergenza, il Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’istruzione, promuove ogni anno negli istituti di istruzione primaria e secondaria una campagna di sensibilizzazione rivolta al personale docente e non docente, agli educatori, ai genitori e agli studenti, finalizzata a informare e sensibilizzare sulle manovre di rianimazione cardiopolmonare e sull’uso dei DAE.

    Esistono delle normative, alle quali fare obbligatoriamente riferimento, che regolano certe decisioni Istituzionali.
    Le classi non sono solo due, ma sono coinvolti 200 studenti.
    È necessario informarsi sulla materia in discussione se si vuole trarre conclusioni o esplicare giudizi!

  18. Che tristezza leggere questi nessaggi, tra polemiche su eventi in orario scolastico o non, ripetizioni, ferie, ma la cattiveria più grande nei confronti di docenti che non hanno figli, come se questo fosse un parametro di qualità nell’insegnamento!!!
    Mi auguro che i vostri figli incontreranno persone diverse nel loro percorso di vita, altrimenti cresceranno tra polemiche e cattiverie, da parte di genitori che dovrebbero essere i primi educatori dei figli!!!

  19. Perché non è vero che il corpo docente durante la sospensione della didattica debba stare in servizio a disposizione del DS invece che stare a casa??? Se vuoi stare a casa durante la sospensione prendi ferie o ore di recupero come per tutti i dipendenti pubblici o privati

    • Cara equità, il dipendente pubblico quando torna a casa non ha pacchi di compiti da correggere, né lezioni per il giorno dopo da preparare, e poi, se pensa che l’insegnante sia un privilegiato, nessuno le vieta, se ne ha le capacità, di diventarlo.

      • Guarda che il docente ha una cattedra di 18 ore. Le altre 18 ore per arrivare a 36 (dipendente pubblico normale) può utilizzarli per correggere compiti. Nessuno parla di previlegio, ma semplicemente di andare a scuola anche durante la chiusura didattica.(perché non fare corsi di recupero e o potenziamento?)Se si vuole stare a casa si chiedono ferie come tutti! Non è mica vietato

  20. Peró i genitori, che pure si agitano troppo, non conosceranno mai direttamente le reali dinamiche della scuola ecc (sentono, al massimo, quello che raccontano i figli)…ogni tanto ascoltateli con delicatezza comunque..sono sempre i portavoce dei figli adolescenti che magari non hanno i mezzi per parlare di questi che loro sentono come problemi. Prima di tutto fate bella figura se rispondete saggiamente anche a qualche offesa, perché no. Poi, se ci sono più lamentele qualche problema ci sarà, almeno per qualcuno. Si può cercare di crescere insieme e di far crescere la scuola finalmente? L’ascolto deve essere la prima cosa peró. Ste lamentele sul merito a sta scuola si sono sempre verificate..è un crescendo, con, come ciliegina sulla torta, l’esame di stato, dove se ne vedono davvero delle belle. Le ingiustizie ci stanno ma quando uno esterna qualcosa si sta sempre sulla difensiva. Ognuno lo sa, a coscienza sua, quello che succede. Come fa un docente poi a difenderne un altro se non saprà mai come si comporta in classe. Io ho visto docenti ottimi da ogni punto di vista, ma che non sapevano insegnare e così si privilegiavano studenti che si mostravano piuttosto interessati a materie extra scolastiche (e certo) e che tralasciavano quelle di indirizzo. Era un problema anche molto diffuso. Ma ben venga l’ed. Civica, il cinema, lo sport..e le materie di indirizzo come matematica e latino!
    Consiglio invece ai genitori, se ci sono problemi sentiti, di esprimerli al meglio, anche per iscritto o a 4occhi, con calma e con la massimo umiltà e insieme a chi condivide lo stesso problema, facendo dire la loro anche ai figli direttamente che tanto un voto in meno è meglio del non farsi valere. Poi se dall’altra parte ci sarà indifferenza se la vedono loro questi; a un figlio si può insegnare qualcosa anche da queste occasioni.

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