Safe-Cross, che coinvolge diverse nazioni e partners europei, prevede tra i due parchi abruzzesi “l’installazione di un sistema

(foto di Massimiliano Del Signore)
innovativo di prevenzione del rischio di investimento (AVC) basato su sensori che- spiegano dal Pnalm-, una volta rilevata la presenza di fauna in attraversamento, permettono di segnalare il pericolo agli automobilisti. Questo sistema di prevenzione, sperimentato con 17 unità in un precedente LIFE, ha ridotto del 100% gli incidenti nei tratti in cui è stato installato”. Si provvederà, inoltre, alla “creazione e la ripulitura di sottopassi, miglioramenti ambientali per favorire la connettività tra aree, l’installazione di particolari catarifrangenti e azioni di comunicazione realizzate sia tramite cartelli e pannelli informativi, sia mediante incontri e materiale didattico e divulgativo. Nel primo anno di progetto verranno ovviamente realizzate tutte le azioni necessarie a individuare e monitorare i tratti su cui predisporre gli interventi, ad acquisire le necessarie autorizzazioni dagli enti responsabili dei tratti stradali, e ad avviare concretamente le azioni”. Ridurre la mortalità di origine antropica è, dunque, il principale obiettivo.
Intanto dalla direzione della Riserva hanno diramato un vademecum per le norme di comportamento per la convivenza orso-uomo con tanto di “miti” da sfatare. Non è vero, ad esempio, che gli orsi si avvicinano alle abitazioni per mancanza di cibo in montagna, “le motivazioni sono più complesse”; è necessario evitare ogni forma di avvicinamento con Peppina; ogni avvistamento va segnalato al 1515; per i risarcimenti da danni è necessario rivolgersi all’Ufficio Autorizzazioni e Danni fauna della Regione Abruzzo di Sulmona e/o alle associazioni di riferimento sul tema Salviamo l’Orso e Dalla Parte dell’Orso.
Consigli semplici semplici e facili da rispettare.
Simona Pace
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