A tutela dell’orso sulle strade arriva Safe-Cross

Safe-Cross per ridurre il rischio di investimento sulle strade della fauna selvatica. Il progetto è quello dell’Unione Europea nell’ambito del Life che coinvolge il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e il Parco Nazionale della Majella. L’annuncio, poi, arriva con un tempismo perfetto dopo che ieri il Comune di Pettorano ha diramato l’ordinanza sindacale che vieta di fare foto ai plantigradi a tutti i costi, compresi episodi che possono verificarsi proprio lungo le carreggiate. Il ritorno di Peppina nell’area della Riserva regionale Monte Genzana Alto Gizio sta mobilitando tutti, soprattutto alla luce dell’ incursione in cui la neo mamma (di tre orsetti) ha fatto incetta di polli e conigli per la rabbia del Comitato di Domenico Ventresca. Polemiche sgonfiate dall’immediato intervento del direttore della Riserva, Antonio Di Croce, e dalle associazioni ambientaliste attive nella tutela dell’animale.

Safe-Cross, che coinvolge diverse nazioni e partners europei, prevede tra i due parchi abruzzesi “l’installazione di un sistema

(foto di Massimiliano Del Signore)

innovativo di prevenzione del rischio di investimento (AVC) basato su sensori che- spiegano dal Pnalm-, una volta rilevata la presenza di fauna in attraversamento, permettono di segnalare il pericolo agli automobilisti. Questo sistema di prevenzione, sperimentato con 17 unità in un precedente LIFE, ha ridotto del 100% gli incidenti nei tratti in cui è stato installato”. Si provvederà, inoltre, alla “creazione e la ripulitura di sottopassi, miglioramenti ambientali per favorire la connettività tra aree, l’installazione di particolari catarifrangenti e azioni di comunicazione realizzate sia tramite cartelli e pannelli informativi, sia mediante incontri e materiale didattico e divulgativo. Nel primo anno di progetto verranno ovviamente realizzate tutte le azioni necessarie a individuare e monitorare i tratti su cui predisporre gli interventi, ad acquisire le necessarie autorizzazioni dagli enti responsabili dei tratti stradali, e ad avviare concretamente le azioni”. Ridurre la mortalità di origine antropica è, dunque, il principale obiettivo.

Nel frattempo a Pettorano “si continua a lavorare per la convivenza- si legge nella nota delle associazioni a difesa dell’orso-. Dopo la segnalazione della presenza dell’orsa Peppina accompagnata dai suoi 3 cuccioli nel territorio della Riserva del Monte Genzana il lavoro dei volontari delle associazioni Salviamo l’Orso, Dalla Parte dell’Orso e WWF si concentra in questi ultimi giorni sul controllo e la manutenzione dei circa 100 recinti elettrificati consegnati ed installati nel Comune di Pettorano ed in alcuni comuni limitrofi dal 2014 ad oggi”.

Intanto dalla direzione della Riserva hanno diramato un vademecum per le norme di comportamento per la convivenza orso-uomo con tanto di “miti” da sfatare. Non è vero, ad esempio, che gli orsi si avvicinano alle abitazioni per mancanza di cibo in montagna, “le motivazioni sono più complesse”; è necessario evitare ogni forma di avvicinamento con Peppina; ogni avvistamento va segnalato al 1515; per i risarcimenti da danni è necessario rivolgersi all’Ufficio Autorizzazioni e Danni fauna della Regione Abruzzo di Sulmona e/o alle associazioni di riferimento sul tema Salviamo l’Orso e Dalla Parte dell’Orso.

Consigli semplici semplici e facili da rispettare.

Simona Pace

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