Abbazia in parte chiusa ai turisti per una sfilata di moda

Si torna a parlare dell’abbazia di Santo Spitiro al Morrone della Badia sulmonese e non certo per pregiarla, purtroppo. A tenere banco sono di nuovo i disservizi, anche questa volta denunciati dalla guida turistica Camillo Chiarieri. Lo scorso 27 giugno Chiarieri aveva denunciato l’inaccessibilità dell’abbazia, che lo aveva costretto ad annullare la sua visita già sold out. Davvero troppo poco per un comprensorio che vuole fare turismo, individuato peraltro ormai come la panacea di tutti i mali peligni. Peccato che quest’ambizione resti solo a parole come dimostra l’ennesima disavventura vissuta da Chiarieri.

Nella giornata di ieri infatti, la guida non ha potuto svolgere la visita completa dell’abbazia, ma soltanto della chiesa,con il prezzo del biglietto d’ingresso venduto allo stesso costo. Il refettorio della struttura, nel quale sono conservati elementi artistici di pregio, era invece impossibile da visitare perché concesso la sera prima per una sfilata di abiti da sposa e non ripristinato ad uso visite per il giorno seguente. “Si è preferito lasciare l’Abbazia chiusa con i turisti in fila per far sfilare un tale Andrea Sedici, nota gloria locale – ha dichiarato Chiarieri in un video nel quale denuncia l’accaduto sulla sua pagina Facebook – e questa è la cartina al tornasole della situazione dei beni culturali abruzzesi. Non c’è fruibilità, la poca fruibilità è assicurata tendenzialmente da volontari, i custodi abbandonati a lo ro stessi. Lo stato del turismo culturale abruzzese è in una condizione di degrado e pressappochismo: siamo nelle mani di una classe dirigente incapace e incosciente del grande patrimonio che si trova a gestire, che non ha nessuna idea di come si gestisca un patrimonio del genere. Non ce la faremo mai”.

Chiarieri ha poi cancellato il video e corretto il tiro delle sue dichiarazioni: “Il video in questione però da ieri sera non è più visibile: ho deciso di eliminarlo subito dopo aver parlato con Andrea Sedici, il giovane stilista che nella serata di sabato scorso ha organizzato la sfilata di moda nell’abbazia di Santo Spirito al Morrone. A lui devo profonde scuse: Andrea è tornato coraggiosamente in Abruzzo dopo aver lavorato a Milano con Giorgio Armani. Il ritorno è stato motivato da passione per il suo lavoro e amore per la sua terra: un vero salto nel vuoto per portare il mondo dell’alta moda nella sua Sulmona e nella Valle Peligna”.

Savino Monterisi

2 Commenti su "Abbazia in parte chiusa ai turisti per una sfilata di moda"

  1. il titolo dell’articolo contrasta con le scuse che sono indicate nel finale… quando fanno le sfilate di moda a Piazza Di Spagna a Roma non mi sembra ci sia tutta questa tiritela. legare una sfilata ad un territorio potrebbe portare a conoscere ancora di più questi territori con beneficio anche per le guide turistiche che perdono un giorno per guadagnarne magari 2 nel futuro. complimenti allo stilista che ha scelto una nostra struttura e magari può incoraggiarne altri a fare lo stesso.

  2. Verissimo che siamo all’anno zero come Turismo ed in particolar modo nella sua concertazione e gestione.
    Ho letto su FB il “messaggio riparatore” nei confronti di chi aveva affittato il locale e che per quanta rabbia in corpo si poteva avere non andava citato, andandoci giù pesantino negli apprezzamenti e additandolo come colui che ha generato “il fattaccio”… ma può capitare e le scuse vi sono state.
    Difficile dire chi ha colpe, così come credo che chi ha affittato ha anche dato incarico a ditta terza per la sistemazione del locale, della passerella, dell’eventuale catering ed altro, ed “ovviamente” anche il suo ripristino al termine dell’evento, il tutto a meno che non vi siano stati diversi accordi fra le parti e che comunque andrebbe indagato; quanto meno vi è stata della “superficialità nella gestione tutta nostrana”, della serie penso al mio e poi si vede!
    Sul costo del biglietto intero è così, e la guida turistica dovrebbe saperlo; quante volte si va in un museo e delle stanze sono chiuse per i più svariati motivi!!!

    Resta l’amaro per un cattivo biglietto da visita e anche qui il POLO MUSEALE dovrebbe chiarire e fare le sue scuse!!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*