
“Ci vuole un progetto serio e condiviso da tutti, dal Ministero, dalla Regione, dall’università e dalla Diocesi. Un progetto che sia di ampio respiro e certamente non dettato dall’attuale campagna elettorale”. Così il segretario del Pd Sulmona Diego Bucci esprime le sue perplessità su quello che lui stesso definisce “un improvviso interesse del consigliere regionale Verrecchia” per un rilancio storico, culturale e turistico dell’Abbazia Celestiniana. Un monumento che “ha vissuto nel tempo vari progetti di rilancio e di finanziamenti finalizzati al totale recupero” ricorda Bucci che per l’Abbazia di Santo Spirito al Morrone “di proprietà dello Stato” auspica un progetto che venga “inserito in un contesto funzionale al luogo in cui questo importante complesso monumentale si trova tenendo ben presente l’aspetto religioso, culturale e turistico”. Un percorso ancora lungo da percorrere in un territorio costretto a fare i conti con una “lenta ed inesorabile crisi” prima di tutto occupazionale.
Il riferimento è prima di tutto alla Magneti Marelli dove si assiste a quella che per Bucci è una vera e propria “emorragia di posti di lavoro” causata dalla perdita della produzione dei bracci oscillanti che porterebbe al licenziamento di quasi 40 lavoratori. Una situazione davanti alla quale il segretario del Pd sulmonese vede tutta “la debolezza e inconsistenza delle istituzioni e della politica nazionale e regionale nell’affrontare il serio problema legato all’automotive, quindi alla Sevel e di conseguenza alla Magneti Marelli”. Dall’automotive alle telecomunicazioni settore nel quale, continua il segretario Pd “sull’altare dello sfruttamento e del lavoro precario, si svendono i diritti sindacali alla 3G”, fino alla crisi dell’artigianato e le difficoltà della produzione agricola. A ciò si aggiunge l’altra grave situazione occupazionale che colpisce il pubblico impiego dove, “ormai da molti anni, si assiste a un lento e inesorabile svuotamento degli uffici pubblici”. Dal “grave sotto organico dei dipendenti del tribunale e della procura”, indice per Bucci di “una futura e probabilmente imminente chiusura del tribunale” alla sede Inps ormai “ridotta ad uno sportello on line”, fino agli organici ridotti dei Comuni e alla chiusura degli uffici del ministero dei beni culturali nell’Abbazia Celestina “che adesso conta, da più di 60 impiegati, solo 6 addetti alla vigilanza”.
E davanti alla “fotografia impietosa della crisi occupazionale che colpisce in maniera trasversale numerosi settori produttivi del territorio”, l’auspicio che il progetto di rilancio dell’abbazia resti fuori da dinamiche elettorali che rischiano di offuscarne lo spirito di valorizzazione di uno dei monumenti simbolo del nostro territorio.
Verrecchia, il politico che aveva garantito l’impegno per i lavori all’APC (centro servizi culturali), e c è ancora chi lo continua ad ossequiare.