“Domani non parteciperemo al voto – spiegano i tre consiglieri regionali – perché riteniamo che la presentazione della mozione di sfiducia al presidente, durante il Consiglio regionale, sia un esercizio muscolare, retorico e utile solo a riconfermare posizioni già espresse ma non a ottenere un risultato compiuto. Ribadiamo la nostra posizione ritenendo che il tema dell’incompatibilità si sarebbe dovuto superare da tempo, l’incompatibilità del presidente andava risolta al momento dell’insediamento delle nuove Camere. L’atteggiamento etico e politico del presidente D’Alfonso è stato un episodio negativo per la nostra compagine regionale e per l’immagine dell’istituzione stessa, elementi che hanno aumentato il disagio e la sfiducia dei cittadini abruzzesi.”
Del resto il quadro in vista delle prossime elezioni è ancora estremamente confuso e allora i tre rappresentanti – non in Consiglio – del progetto civico Abruzzo Insieme, non possono precludersi nessuna strada e gli annusamenti avuti con il centrodestra nelle ultime settimane non danno alcuna garanzia. Per questo non chiudono con l’esperienza di centrosinistra passando all’opposizione – nonostante abbiano votato compattamente con questa per la decadenza di D’Alfonso -, perché del domani non v’è certezza ed è sempre meglio essere amici un po’ di tutti, perché non si sa mai.
Intanto D’Alfonso, che non molla la poltrona da governatore oggi dovrebbe superare la sfiducia senza grossi problemi e nei giorni scorsi ha puntellato la sua giunta completando il rimpasto con l’ingresso di Giorgio D’Ignazio e Lorenzo Berardinetti.
Savino Monterisi
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