Abusi sessuali su minore, pena ridotta in Appello per D’Amato

Pena rideterminata per Biagio D’Amato, 61enne condannato nell’ottobre 2020 per atti sessuali su minori, ovvero con la figlia della ex compagna che all’epoca dei fatti non aveva ancora compiuto la maggior età. Ad alleggerire la pena è stata la Corte d’Appello dell’Aquila, composta da Armando Servino, Flavia Grilli e Laura D’Arcangelo.

D’Amato era stato condannato in primo grado a sei anni e otto mesi per i fatti che sarebbero avvenuti tra il 2009 e il 2015, quando la giovane aveva tra i 10 e i 16 anni. Incontri ripetuti, rapporti sessuali, utilizzo di oggetti di piacere e visione di film pornografici sono i fatti contestati dalla procura della Repubblica di Sulmona.

Parte di queste condotte (quelle relative all’acro temporale tra il 10 novembre 2009 e il 5 marzo 2010) sono cadute in prescrizione, portando al non doversi procedere nei confronti dell’imputato. Inoltre, D’Amato è stato scagionato anche dell’accusa di corruzione di minore, non prevista come reato nel 2012. Tutto ciò ha portato le toghe aquilane ad una pena meno aspra, riducendola di 14 mesi rispetto alla sentenza del Tribunale di Sulmona, portandola a cinque anni e sei mesi a cui si aggiunge il risarcimento delle parti civili e il pagamento delle spese processuali. Comunque una sentenza pesante e che potrebbe portare il funzionario di banca dietro le sbarre.

Una storia che, a distanza di anni, suscita ancora clamore per le sue modalità e che non conosce ancora fine. Manca l’ultimo step della Cassazione, alla quale si andrà senza ombra di dubbio, che sarà in grado di mettere il punto fine a livello giudiziario a questa vicenda.

5 Commenti su "Abusi sessuali su minore, pena ridotta in Appello per D’Amato"

  1. giustizia negata | 10 Marzo 2023 at 21:07 | Rispondi

    come al solito la giustizia quando vuole è molto lenta ,è chiaro che si puntasse alla PRESCRIZIONE..Ne beneficia solo il Carnefice,invece le vittime soffrono in tutto questo tempo perso..e ancora altro tempo per il risarcimento civile…giustizia tutta da rifare : PROCURE , TRIBUNALI e C.S.M.

    • Parlare senza conoscere il tipo di accusa è non solo facile ma anche da ignoranti. Questo reato sapientoni per fortuna o per disgrazia ha dei tempi di prescrizione biblici. Per cui il presunto reo è ahimè destinato alla carcerazione. Anche perché è sufficiente una “toccata” sbagliata per subire una condanna. Tra l’altro ormai per talune “donne” (non meritano di essere individuate come tali) è consentito far soldi in modo facile. E qui c’è da chiedersi chi è realmente la vittima.

  2. Una merda senza vergogna

  3. Alla fine magari si arriverà all’assoluzione…uno schifo totale per molte sentenze

  4. Ahimè?????

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