
Tre mesi di promesse sottoscritte in un accordo e un nulla di fatto: la Uil lancia l’ultimatum al manager della Asl Ferdinando Romano, richiamandolo al rispetto degli impegni presi “altrimenti si arriverà allo scontro”.
Nell’elenco una lunga lista di promesse disattese, a partire dalla stabilizzazione dei precari per la quale la Asl provinciale è il fanalino di coda in regione, ma anche la mancata assegnazione delle premialità e la mancata attuazione dell’accordo siglato con tutti i sindacati l’11 gennaio scorso che prevedeva l’aumento del valore economico del buono pasto da 4,60 euro e 5,16 euro e l’estensione di quest’ultimo anche ai dipendenti turnisti, oltre che un aumento dei tempi di vestizione e svestizione del personale (da 15 minuti ai 19 per i turnisti h24 e da 10 a 14 minuti per il turnisti h12) così come stabilito dall’ultimo contratto. Ma nell’accordo c’era anche l’attribuzione delle progressioni economiche orizzontali, l’individuazione del responsabile delle unità operative complesse e l’attribuzione degli incarichi di funzione.
“Gli accordi devono avere un’attuazione che puntualmente non hanno – commenta la Uil -. Si pensi a quello siglato a gennaio. Sono trascorsi ormai tre mesi e non è stato seguito da alcuna delibera per l’aumento economico dei buoni pasto e per l’estensione dello stesso al personale turnista, così come previsto peraltro da una sentenza (n.5547 del 2021) della Corte di Cassazione. Nessun provvedimento è stato attuato neppure per l’accordo sulla vestizione e svestizione del personale. Questo lassismo dimostra che si parla tanto, ma in realtà si fanno pochi fatti. Il personale è stanco di aspettare e chiediamo che le cose si facciano velocemente, a partire dalle stabilizzazioni dei precari. La Asl aquilana su questo punto resta fanalino di coda rispetto alle altre aziende della regione”.
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