Accordo sull’Annunziata, evitato lo sfratto ai musei

L’accordo prevede il pagamento da parte del Comune di 90mila euro per sanare gli ultimi due anni di occupazione degli immobili e un impegno ad accollarsi, dopo una valutazione che verrà fatta da un professionista incaricato, gli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria che servono e che serviranno. Casa Santa e Comune hanno fatto ieri il primo passo per rimettere al centro la gestione e il destino di palazzo Annunziata, uno dei plessi monumentali più importanti della città, che ospita musei, sala espositive, auditorium e la sede del centro di informazioni turistiche, tutti servizi che da oggi rischiavano di diventare “abusivi”.
Un patrimonio comune che sta cadendo a pezzi e dove la manutenzione negli ultimi anni è stata affidata a nastri adesivi e scotch persino per tenere insieme le pietre.
Così ieri, nell’ultimo giorno utile per la scadenza della proroga data al Comune, il presidente della Asp Armando Valeri, l’assessore Anna Rita Di Loreto e i responsabili degli uffici comunali, hanno raggiunto finalmente un accordo: l’Annunziata è stata data in gestione temporanea fino alla fine dell’anno al Comune, due mesi di tempo che serviranno per rimettere a posto conti e carte, con la prospettiva di firmare a partire dal 2019 una nuova convenzione di utilizzo degli spazi al canone, ridotto rispetto al passato, di 55mila euro l’anno.
Dal canto suo la Asp darà incarico ad un tecnico di fare una valutazione sugli interventi da fare, sia quelli ordinari, sia quelli straordinari, a partire dal tetto della struttura, che spetteranno comunque al Comune.
“Per il futuro l’idea è quella di sviluppare su palazzo Annunziata un programma condiviso di eventi e progetti, culturali e per il sociale – commenta Valeri -, unita ad una più ampia valorizzazione del bene monumentale ed una sua riqualificazione. Di questo siamo tutti molto soddisfatti e ci incontreremo nei prossimi giorni per definire il percorso da compiere”.

1 Commento su "Accordo sull’Annunziata, evitato lo sfratto ai musei"

  1. bene,piu’ un accordo per le esigenze di bilancio dell’azienda servizi persona 2,ente pubblico quindi dei Cittadini,le cui finalita'(statuto).. gestione ,organizzazione,erogazione di servizi sociali,ecc,ecc,con consistente patrimonio immobiliare e non, da anni riceve notevoli contributi pubblici,soprattutto per l’intero immobile in questione,ultimo progetto richiesta di 600.000 euri ai Contribuenti/regione (dovrebbe dare qualcosa in cambio,almeno sugli immobili dove riceve i finanziamenti) quindi per Legge l’obbligo della rendicontazione
    ,giustificazione,tracciabilita’di quanto ricevuto,le disposizioni ordinano il massimo grado di trasparenza,dunque rendere pubblico,innanzitutto sul sito istituzionale e di riferimento,tutte le informazioni,atti,documenti,delibere,ecc delle attivita’ amministrative,iniziando dai bilanci preventivi/consuntivi…per garantire la Legalita’ e lotta alla corruzione,dunque molto di piu’ della semplice ” messa a posto “,rimettere ordine alle carte,contratti,
    convenzioni,ecc per le finalita’,scopi delle deleghe ,quali gli interessi, benefici,ritorni econonici in generale,e servizi ai proprietari,i Cittadini,o no?

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