Agir, lezione al civismo. Sulmona è fuori

Per Sulmona è una Caporetto, il segno del suo isolamento politico, della mancanza di riferimenti regionali forti, il frutto della disintegrazione del territorio avviata dalla strategia dell’ex assessore alle Aree interne Andrea Gerosolimo quando, lo scorso anno, impose con la forza dei numeri la presidenza del Cogesa a Vincenzo   Margiotta.
Questa sera nella assemblea dei sindaci per eleggere il direttivo dell’Agir, l’autorità regionale sui rifiuti che andrà a decidere politiche e tariffe, il capoluogo peligno è stato infatti escluso dal direttivo, nonostante alla provincia dell’Aquila siano alla fine toccati tre rappresentanti, compresa la presidenza che è andata al primo cittadino dell’Aquila, Pierluigi Biondi e nonostante, soprattutto, Sulmona ospiti il più importante impianto di trattamento e discarica del ciclo integrato.

Che il sindaco Annamaria Casini avesse poche possibilità, d’altronde, lo si era capito in occasione della riunione tenutasi all’Hotel Meeting, quando alla sua candidatura, lanciata dal sindaco di Pettorano, praticamente nessuno rispose.
I sindaci non trovano un accordo al di là delle bandiere, il civismo prende una sonora lezione e i partiti, alla fine, riprendono il timone del comando.
La Valle Peligna viene garantita infatti solo grazie all’azione politica portata avanti dal movimento dei sindaci di Rinnovamento Democratico che strappano al centrosinistra una delle quattro nomine eleggendo il sindaco di Cansano, Mario Cianpaglione.

L’altro rappresentante della provincia è, in quota centrodestra, il sindaco di Avezzano Gabriele De Angelis.
Al centrodestra, a cui sono andati tre consiglieri e la presidenza, appartengono poi il sindaco di Elice (Pescara) Gianfranco De Massis e quello di San Salvo (Chieti) Tiziana Magnacca.
Per il centrosinistra oltre a Cianpaglione, c’è il primo cittadino di Pescara Marco Alessandrini, quello di Bellante (Teramo) Giovanni Melchiorre e di Guardiagrele Simone Dal Pozzo.