Due dei cinque detenuti che si sono distinti per aver soccorso l’agente di Polizia penitenziaria Andrea Paglieta, che fu aggredito il 20 giugno 2018 con dell’olio bollente da un detenuto del supercarcere di Sulmona, sono stati insigniti del beneficio premiale della semilibertà. A darne notizia è il sindacalista Uil Mauro Nardella: “Fu il Gruppo per l’Osservazione Trattamentale a proporla proprio in funzione del contributo dato in termini di salvataggio della vita del poliziotto penitenziario. I due hanno raggiunto grazie al loro alto senso civico l’ambito beneficio che gli consentirà di vivere gran parte della loro giornata all’esterno del carcere e per di più in contesti territoriali a loro più confacenti le esigenze familiari”.
“Quella appena raccontata – scrive Nardella – è una di quelle storie che fa capire, qualora ce ne fosse ancora bisogno, quali capacità umane possono maturare e manifestarsi all’interno del peggior luogo ove è costretto a vivere un uomo. Il trionfo del bene, attraverso questa storia, si è avuto modo di dimostrare che si riesce a materializzare anche all’interno di un contenitore qual è il carcere da tutti spesso ritenuto essere un mero luogo di restrizione umana”. Conclude il sindacalista: “Ora i due detenuti ‘promossi’ saranno più liberi anche di raccontare che fare del bene ripaga sempre”.
S.M.
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