Al via la terza dose: fragili in una settimana. Ieri 2 contagi

Al via da oggi la terza dose per i fragili: nella provincia dell’Aquila sono circa due-tremila e, spiegano dalla Asl, saranno sottoposti al terzo richiamo di vaccino (Pfizer o Moderna) entro una settimana. Toccherà prima ai trapiantati, poi dializzati, oncologici e così via. Secondo un ordine che sarà la stessa Asl a stabilire, senza la necessità di prenotazione. Nel database dell’azienda sanitaria, d’altronde, sono già tutti segnalati e tra ieri e l’altro ieri i primi sono stati già avvertiti.

A Sulmona, unico hub vaccinale del territorio rimasto aperto, intanto la campagna di vaccinazione va a passi abbastanza lenti: ieri un’ottantina di inoculazioni, una cinquantina quelli già prenotati e 33 quelli invece presentatisi spontaneamente. Ogni giorno, infatti, dalle 10 alle 13 è possibile ricevere il vaccino anche se non si è prenotati: un modo per agevolare gli indecisi e chi finora non ha voluto vaccinarsi, ma che probabilmente in vista del green pass obbligatorio per lavorare a partire da metà ottobre, sta cambiando la sua decisione. Il numero dei non prenotati è infatti aumentato negli ultimi giorni, con una media di venticinque-trenta dosi “non previste” al giorno.

La terza dose toccherà subito dopo i fragili, agli ultraottantenni: nella Asl dell’Aquila contano di partire con le inoculazioni prima della fine del mese. La condizione è quella di aver ricevuto l’ultima dose almeno sei mesi fa.

Sul fronte dei contagi, invece, la curva in Centro Abruzzo si mantiene stabile e bassa: con i 2 nuovi casi di ieri, infatti, l’indice di incidenza si abbassa ulteriormente, con 17 casi negli ultimi sette giorni. A referto è finito un 56enne di Sulmona che si trovava già in sorveglianza per la positività di un congiunto, e un 53enne di Pratola Peligna che l’altra sera si era recato in ospedale per la comparsa dei sintomi. Per lui non è stato necessario per fortuna il ricovero.

Gli attualmente positivi salgono ad 84 (nessuna guarigione a referto) e i sorvegliati restano a quota 166.