Alla San Raffaele un centro Covid. La Casini chiama a raccolta i sindaci

Il documento sarà sottoscritto oggi e inviato alla Asl: l’ennesimo appello e richiesta che, questa volta, viene però dai sindaci del territorio e non solo da quello di Sulmona. La prima cittadina Annamaria Casini ha cercato così ieri sera la sponda dei suoi colleghi per affrontare l’emergenza pandemica che sta travolgendo la Valle Peligna come il resto della provincia.

Sul tavolo diversi punti, tra cui quello di trasformare (ci sarebbero già delle ipotesi concrete) la clinica San Raffaele in un centro Covid: una struttura attrezzata che potrebbe supplire alla drammatica carenza di capacità di risposta al virus che c’è sul territorio e in regione. La San Raffaele, d’altronde, già nella prima ondata si era proposta per essere trasformata in tal senso e la Regione, dal canto suo, ha già previsto la possibilità di far rientrare le cliniche private nella rete di supporto alla sanità pubblica, nel limite dei tetti di spesa.

Di certo così avanti non si può andare per molto e molto significa da qui a un paio di settimane quando dovrebbe secondo le previsioni intensificarsi la richiesta di cure ospedaliere: ieri altri tre casi da ricovero in terapia intensiva, alcuni trasferiti dopo tre giorni di spasmodiche ricerche di posti letto liberi. Gli ospedali regionali fanno fatica a rispondere alle richieste e molti cercano di coprire prioritariamente il proprio bacino d’utenza. Le aree interne in qualche modo vanno messe insomma in sicurezza e l’ipotesi della clinica, che entrerebbe nel circuito Covid con i suoi operatori e i suoi medici, potrebbe essere una soluzione.

Si discuterà anche di questo nell’incontro che i sindaci richiederanno ai vertici Asl, incontro nel quale affrontare anche altri temi urgenti e spinosi: dalla difficoltà del tracciamento e delle relative comunicazioni ai sindaci, all’ipotesi di affidare ai medici il compito di eseguire i tamponi rapidi antigene, fino alla questione della tutela degli anziani e delle persone non autonome che potrebbero trovarsi abbandonate in caso la/il badante o chi per lei/lui dovesse ammalarsi di Covid. Una delle idee è quella di recuperare strutture ricettive da mettere a disposizione: una sorta di residenza assistita di emergenza.

Intanto nella giornata di ieri i contagi accertati sono stati relativamente pochi: appena dieci, ma in realtà si tratta di un dato falsato perché c’è stata nei giorni scorsi una sorta di interruzione nella trasmissione dei tamponi.

1 Commento su "Alla San Raffaele un centro Covid. La Casini chiama a raccolta i sindaci"

  1. Pensassero prima alla prevenzione. Cosa aspettano la sindaco Casini ed il nostro presidente di regione a chiudere tutte le scuole che costituiscono il luogo dove gli alunni si contagiando e trasferiscono il virus alle proprie famiglie.

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