Per Tua le soppressioni sono state dovute ai limiti di velocità a 50 Km/h imposti dall’Agenzia per la sicurezza nel campo dei trasporti ferroviari (ANSF) dopo l’incidente di Corato, avvenuto in Puglia nel 2016.
“Forse la ragione più vera – scrive Federconsumatori – è nella mancanza di macchinisti. Da quando alla Tua è stata operata una netta distinzione tra le attività commerciali e le attività di trasporto pubblico locale – Tpl -, vi è stata contestualmente una separazione drastica tra il personale di macchina utilizzato per le due tipologie di attività. Mentre per la società commerciale è stato assegnato un numero sufficiente di macchinisti, per quanto riguarda il Tpl il numero di macchinisti è insufficiente. Con la conseguenza che ogni giorno debbono essere soppresse varie corse perché la società non intende spostare macchinisti da un settore all’altro. Il danno per i passeggeri è notevole; specialmente per i pendolari. Forse mancano le risorse per assumere macchinisti, ma allora perché alla stessa Tua vengono assunti tre nuovi Dirigenti? Quali portaborse bisogna promuovere a tempo ormai scaduto?”
“Nel Contratto di Servizio sottoscritto tra Regione Abruzzo e Tua – continua Federconsumatori nella nota -, esiste una norma che prevede una sanzione da applicare all’impresa di Trasporto nel caso di soppressioni eccedenti un certo numero. Speriamo che la regione Abruzzo , visto che non riesce ad impedire soppressioni immotivate, sappia almeno applicare le sanzioni concordate nel Contratto di Servizio. Altrimenti i passeggeri abruzzesi della Tua subirebbero oltre al danno la beffa. I proventi derivanti dalle sanzioni, infatti, non sono nella disponibilità della regione, ma debbono in qualche modo tornare nella disponibilità dei passeggeri che hanno subito i disagi. O come abbonamenti gratuiti, oppure come miglioramento dell’offerta del servizio”.
Ma Federconsumatori non ha dubbi: “La regione Abruzzo non riuscirà neanche questa volta ad applicare le sanzioni, visto che finora è stata la meno capace tra tutte le regioni italiane ad applicarle. Alla Tua mancano i macchinisti e vengono perciò soppressi i treni, ma in compenso vengono assunti nuovi Dirigenti. Così il servizio ai cittadini peggiora, e i costi per la collettività aumentano. Meglio di così non poteva fare l’attuale giunta regionale”.
S.M.
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