Amianto sul tetto: primo stop al liceo classico

Primo vero intoppo per i lavori sul liceo classico Ovidio di piazza XX settembre: nel corso delle opere di adeguamento sismico dell’edificio, infatti, si è scoperto che il tetto della scuola è coperto interamente da amianto. Una brutta sorpresa che comporterà un rallentamento dei lavori, che comunque procedono molto spediti, e soprattutto una variante in corso d’opera che costerà diverse centinaia di migliaia di euro in più del previsto. La stima è ancora da fare e dovrà essere una ditta specializzata a definire l’importo del lavoro aggiuntivo (essendo l’amianto un rifiuto speciale pericoloso) che, sostanzialmente, consisterà nello smantellamento di tutto il tetto e il suo rifacimento. Intervento, questo, che non era previsto nel progetto iniziale.

I soldi, tuttavia, dovrebbero esserci, perché nelle somme a disposizione per gli imprevisti c’è una buona capienza economica, si tratterà, insomma, più che altro di non incastrarsi nella burocrazia che, d’altronde, finora ha trascinato la storica sede del liceo per quattordici anni.

Burocrazia permettendo, comunque, la ditta appaltatrice, la Salvatore e Di Meo, dice che per questa estate il primo lotto dei lavori sarà ultimato, anche se dalla scuola non ancora è stato eseguito il trasloco di mobilio e archivi, che doveva essere fatto prima dell’apertura del cantiere, perché il Comune e la Provincia non hanno ancora trovato un deposito adatto e libero.

Per rientrare nella sede di piazza XX settembre, poi, gli studenti dovranno attendere l’affidamento e l’esecuzione del secondo lotto dei lavori, ovvero quello aggiuntivo per il rifacimento degli impianti che la Provincia coprirà con un finanziamento di circa 1,5 milioni di euro. La stessa Provincia ha già provveduto ad affidare l’incarico all’ingegner Pietro Centofanti per il progetto preliminare. Se si riuscirà ad incastrare il puzzle dei tempi, nonostante l’imprevisto del tetto, si conta di restituire la scuola a primavera: al netto dei collaudi la speranza è di fare gli esami di Stato del 2024 a piazza XX settembre. Dopo quindici anni: meglio tardi che mai.

7 Commenti su "Amianto sul tetto: primo stop al liceo classico"

  1. La corruzione di cieco livello bestiale che in Europa si vede solo in Italia per poi riscontrarsi uguale nel terzo mondo. Si è sempre reclamato che i progetti da appaltare debbono essere precisi e completi. (proprio per evitare il malcostume dei fumosi furti di denaro pubblico) . Come è un possibile quindi che si sia progettato ed appaltato una opera di questa importanza senza che i progettisti sapessero che il tetto era pieno di amianto ? Semplice,il sistema è tutto completamente marcio e corrotto, e non soltanto in Cogesa.

  2. Fatemi capire, è stato fatto un progetto, deduco siano stati fatti più di un sopralluogo per prendere misure, verificare lo stato di fatto e solo ora si scopre la tipologia di tetto??? A questo punto mi chiedo, gli elaborati progettuali di sezione della copertura come sono stati fatti??? E tutto il resto?

  3. XX Settembre | 24 Marzo 2023 at 08:24 | Rispondi

    Se non si conosceva la natura della copertura, come si è potuto procedere ai calcoli per l’adeguamento strutturale? Nelle relazioni che tipologia di tetto è stato riportato? A questo punto è da rivedere l’intero progetto.
    Per la redazione, cortesemente dove si trova la determina di affidamento? In albo pretorio e amministrazione trasparente non si trova.

  4. … jetev a nasconn…
    anzi… è meglio lasciare questa Valle di lacrime senza nessun rimpianto è senza voltarsi indietro… adesso si capisce tutto dello sfacelo degli ultimi quarant’anni…

  5. Tutte persone che non compiono con onestà il loro lavoro, da denunciare prima e radiare dagli albi poi. Sulmona è diventata una città come poche per tutte le schifezze che si sentono in ogni ambiente di lavoro. È tutto un magna magna come si suol dire. Bellissima Sulmona, non oso scrivere ciò che penso dei sulmonesi, anzi meglio sulmontini.

  6. Chi ha redatto il progetto?

  7. In realtà se il tetto è integro e non erano previsti lavori, perché rifarlo. L’amianto va rimosso soltanto se presenta segni di sfaldamento, altrimenti, può essere lasciato tranquillamente in opera.
    Non sarà l’unico tetto con amianto presente a Sulmona!

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