Ancora disordini dietro le sbarre, la Uil: “Vietare la vendita di vino”

Un altro episodio violento si è verificato ieri nel carcere di Sulmona dove, lo stesso detenuto che due giorni fa aveva colpito al collo un agente di polizia penitenziaria, ha distrutto una sedia e tentato di aggredire un altro agente.

Secondo Mauro Nardella, della Uil penitenziari, questo è il risultato della mancata punizione nei confronti dei detenuti che si rendono responsabili di gesti violenti e per i quali lo stesso sindacalista aveva chiesto il trasferimento immediato in una struttura punitiva.

“Di tutto si ha bisogno ora in un penitenziario qual è quello sulmonese fuorché di altre minacce e tentativi di malmenamenti” commenta Nardella che lamenta come Sulmona sia uno dei pochi carceri in Italia dove è possibile ai detenuti acquistare ancora del vino: “Non è dato sapere quanto centri l’utilizzo del vino nei numerosi eventi critici maturati all’interno del carcere peligno anche perché non è prerogativa dell’Amministrazione penitenziaria poterlo dimostrare – continua il sindacalista -. Tuttavia, stante la situazione venutasi a creare sarebbe quanto meno logico, secondo la UIL PA polizia penitenziaria, così come accade già in altri istituti, procedere con una rivisitazione della vendita di alcolici anche nel carcere in questione”.

2 Commenti su "Ancora disordini dietro le sbarre, la Uil: “Vietare la vendita di vino”"

  1. Il pesce puzza dalla testa, caro Mauro…..

  2. ma una sana somministrazione di valium no?
    … 100 gocce di valium per dormire meglio

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