Ancora scosse, quella di Ocre avvertita anche in Centro Abruzzo

Una scossa di terremoto è stata chiaramente avvertita questa mattina alle 6.49 anche in Centro Abruzzo, si tratta di quella che ha avuto come epicentro Ocre, nell’aquilano, di magnitudo 3.3. Seconda questa a quella più forte avvertita alle ore 5.11 in provincia di Macerata. Con epicentro a due chilometri da Muccia quella del maceratese ha registrato una potenza di 4.7 di magnitudo ed ipocentro a 9 chilometri di profondità. Si tratterebbe, in questo caso, di una sequenza che fa parte del terremoto del 24 agosto 2016. A dichiararlo all’Ansa è stato il presidente dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni.

Lo sciame, quindi, potrebbe continuare ancora per un anno secondo Doglioni riprendendo il caso dell’Aquila che ha “mobilizzato un volume più piccolo” e per il quale sono stati necessari tre anni per tornare ad una situazione precedente a quella del sisma del 2009. Nel maceratese il volume interessato è stato più ampio.

Secondo quando riportato ancora dall’Ansa “a scatenarle è il meccanismo di tipo estensionale caratteristico dei terremoti dell’Appennino, nel quale la crosta terrestre subisce una sorta di ‘stiramento’ con un conseguente allargamento dell’Italia Centrale”. Nel frattempo nel maceratese dalla scossa delle 5.11 sono seguite altre 20 con magnitudo superiore a 2 (due le scosse con magnitudo 3.5, mentre le altre sono comprese da 2 a 2.6. Ma lo sciame sismico ha visto anche una trentina di scosse di minore intensità, tra lo 0,9 e l’1,9).

Il movimento tellurico torna a preoccupare la popolazione abruzzese, mentre nelle Marche si sono verificati danni a cose ed i sindaci si sono attivati per tutti i controlli.

 

 

 

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