
Una svista, si spera. Sicuramente una topica. Certo è che il Comune di Anversa degli Abruzzi è scivolato su una buccia di banana, nonostante il nobile gesto di voler ricordare chi ha subito gli orrori e le angherie perpetrate dalle forze nazifasciste. L’amministrazione comunale ha deciso di aderire all’iniziativa internazionale che prevede la realizzazione di apposite pietre d’inciampo, con nomi e dati anagrafici di coloro che furono catturati, deportati e imprigionati nei campi di concentramento e nei lager durante la Seconda Guerra mondiale.
Purtroppo, però, l’iniziativa è pensata solo per la commemorazione dei soldati compaesani. Nessuna vittima civile, come riporta l’avviso presente sul sito internet del Comune. Ai cittadini viene richiesto di fornire documentazione comprovata per poter ottenere la pietra d’inciampo, come i fogli matricolari in possesso alle famiglie degli ex militari.
Una richiesta che non fa altro che confermare lo svarione fatto dall’Amministrazione. Doppiamente grave se si tiene conto che l’avviso sia stato pubblicato a ridosso del 25 aprile. Anche perché il Comune di Anversa ne avrebbe di vittime civili da poter omaggiare. Una su tutte è Michele Del Greco, fucilato a pochi giorni dalla vigilia di Natale del 1943 per aver dato aiuto ai prigionieri alleati in fuga dai campi di concentramento.
Una disattenzione a cui si può porre facilmente rimedio, ricordando tutti. Militari e civili che hanno vissuto lo stesso incubo.
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