Appalti agli amici: arrestato (tra gli altri) l’ex senatore Piccone. Venticinque misure cautelari

Una trentina di appalti per un valore di circa 13 milioni di euro: 11 per l’esecuzione dei lavori, 1,5 per le progettazioni e 500mila euro per l’affidamento dei servizi. Dalla delocalizzazione della scuola Beato Tommaso, al parco giochi del Crocifisso, alla riqualificazione urbana di alcuni quartieri degradati, fino alla realizzazione del Premio letterario Esposito. 

Induzione indebita a dare o promettere utilità, istigazione alla corruzione, tentato peculato, turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio: questi i reati contestati a vario titolo dalla procura di Avezzano al sistema di potere di Celano che ha portato questa mattina i carabinieri ad eseguire 25 misure cautelari, su un totale di 56 indagati.

Nomi eccellenti di politici, amministratori e imprenditori, tra cui spicca quello di Filippo Piccone, ex senatore della Repubblica, attuale vice sindaco del centro marsicano, esponente di Fratelli d’Italia ed ex coordinatore di Forza Italia, l’unico degli indagati a finire dietro le sbarre.

Arresti domiciliari sono stati disposti invece per il sindaco Settimio Santilli, Angelo Valter Specchio (tecnico comunale, ex dirigente della provinciale), Luigi Aratari, Giampiero Attili, segretario comunale, Daniela Di Censo, dirigente comunale, Livio Paris, tecnico comunale, Goffredo Mascitti, imprenditore. Per Barbara Marianetti, attuale assessore, ed Ezio Ciciotti, ex amministratore, è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria dal lunedì al venerdì alle 16. Il divieto di esercitare la professione da sei mesi fino a un anno, riguarda i tecnici, principalmente ingegneri, e gli imprenditori,  Franco Felli,  Luca Piccirillo, Carmine John Lastella,  Claudia Stornelli, Roberto Tonelli,  Lucio Zazzara, Giovanni Maceroni, Valeria Pacchiarotta, Andrea Pandolfi, Francesco Stornelli, Fabrizio Confortini, Eugenio Russo, Leonardo Gatti, Vincenzo Santilli, Sergio Rossi.

Le attività investigative, sviluppatesi con l’apporto di complesse attività tecniche, hanno permesso di acclarare, secondo il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano Maria Proia, “l’esistenza di un sistema clientelare, fondato su amicizie, conoscenze ed interessenze con alcuni imprenditori o cittadini, in totale dispregio dei criteri di imparzialità, trasparenza e buon andamento della Pubblica Amministrazione, piegando, di fatto, l’interesse pubblico a quello di pochi”.

L’inchiesta, denominata “Acqua fresca”, era stata avviata già da tempo e fa riferimento in particolare agli appalti gestiti dal Comune di Celano nel triennio che va dal 2018 al 2020.  

2 Commenti su "Appalti agli amici: arrestato (tra gli altri) l’ex senatore Piccone. Venticinque misure cautelari"

  1. chissà quando avverrà una bella retata anche nella Valle Peligna….aspetto con pazienza la fine della cricca.

  2. Conte max the king.. | 23 Febbraio 2021 at 01:47 | Rispondi

    Bravo Marcello..ben detto..ma qua il sistema è più omertoso..e poi..se nn funzionano gli uffici giudiziari mai potrai vedere realizzato questo tuo onorevole auspicio di trasparenza e legalità..speriamo ardentemente,che la giustizia si possa apprezzare anche a Sulmona!!!!!!!!finalmente!!!!!;

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