
“Siamo di fronte a una vera e propria emergenza territoriale, sociale e ambientale. Non possiamo più accontentarci di buone intenzioni o provvedimenti sporadici, serve un piano organico, strutturale e coraggioso e serve una nuova legge per le aree interne”. Così il consigliere regionale PD e vicepresidente della Commissione ambiente Antonio Di Marco sul fenomeno dello spopolamento nella nostra regione di cui l’Istat ha di recente scattato “una foto aggiornata e allarmante”. Un fenomeno grave, continua Di Marco sottolineando come “in un solo anno l’Abruzzo ha perso oltre 3.000 abitanti e la parte più rilevante delle perdite riguarda le aree interne” già colpite dal crollo delle nascite, dall’invecchiamento della popolazione e “dalla mancanza di incentivi capaci di rendere attrattivo il territorio, soprattutto per i giovani”. Una situazione davanti alla quale, aggiunge il consgiliere Pd, “la Regione deve scegliere se restare a guardare o diventare protagonista di un progetto di rinascita” abbandonando le “inefficaci politiche per alimentare la cosiddetta restanza e tornanza”, politiche rivelatesi “un altro fallimento del Governo di centrodestra”.
“Nessun paese dell’Abruzzo deve essere lasciato solo a combattere contro lo svuotamento progressivo della comunità” scrive il consigliere Di Marco già membro del Comitato della legislazione del consiglio regionale ricordando che lo spopolamento dell’Abruzzo, soprattutto delle aree interne, “non è più solo un problema demografico” e che “senza un’inversione di rotta, l’Abruzzo rischia di svuotarsi”. Necessaria dunque per Di Marco una nuova legge per le aree interne che “introduca incentivi fiscali reali per chi vive o investe nei piccoli comuni, garantisca servizi essenziali di prossimità che oggi stanno scomparendo anche a causa di una razionalizzazione fatta in modo quantitativo e non qualitativo, favorisca il ritorno dei giovani con misure su casa, lavoro e impresa e promuova la rigenerazione urbana e ambientale, trasformando borghi spopolati in luoghi innovativi e accoglienti”.
Non bastano infatti, continua Di Marco, “le 513 persone che grazie ai 2.500 euro annui di incentivi offerti dalla Regione hanno scelto di venire a vivere in Abruzzo o spostarsi da una provincia all’altra”; numeri che da soli non possono frenare il fenomeno dello spopolamento che a fronte di una perdita di 14 mila 300 persone pari all’ 8,3% della popolazione abruzzese vede solo uno 0,47% di persone “in entrata” grazie alla legge 32. Ad aggravare la situazione le prospettive future di un ulteriore spopolamento fino al 2027. “Serve un passo avanti – dichiara Di Marco – come quello che abbiamo cercato di far compiere alla Regione quando, insieme al collega consigliere Pierpaolo Pietrucci, abbiamo proposto e ottenuto l’abolizione del bollo auto per i residenti nei comuni più interni. Una misura concreta, approvata ma ancora non attuata dalla Regione”. Un piccolo esempio, conclude il consigliere del partito democratico Antonio Di Marco “di come la volontà politica resti spesso impantanata nella mancanza di esecuzione di una maggioranza più avvezza alla propaganda che all’amministrazione dei territori”.
Assumere Rocco Stffredi
Faceva film porno non figli.
A una certa età avresti dovuta capirla la differenza tra le due fattispecie.
Assumere Rocco Stffredi
Ma secondo voi per quale ragione un giovane deve mettere su famiglia in un paese delle aree interne dove avrà gli stessi livelli di tassazioni di chi abita in città con servizi? Perché dovrei pagare le stesse tasse di chi magari abita nell’hinterland pescarese dove puoi contare su ospedali, università, porto e aeroporto, biblioteche, negozi, studi professionistici. Quale sarebbe l’incentivo a restare? Solo la buona aria? E magari rimandare il problema ai figli?