Arredo urbano (6)

10 Commenti su "Arredo urbano (6)"

  1. Solitamente è riservato a parcheggio però vedo che anche come zona smistamento pacchi rende bene. Insomma tutto tranne Chiesa. Per fortuna che alcuni hanno avuto il privilegio di vederla aperta (anche se ormai tanti anni fa).

  2. Mi viene il dubbio che in questo caso potrebbe “forse” trattarsi del ritiro concordato con il Cogesa.
    Certamente non è un bel vedersi, ma il dubbio resta.
    Attrezzare delle aree idonee (in verità difficili da identificare in centro) sarebbe l’optimum.

    • Premesso che esiste già l’area ecologica. Come già anticipato da lei può essere che il deposito su pubblica via sia stato effettuato a seguito di ritiro concordato con il cogesa. Non limitiamoci ad una foto che può distorcere il reale. Il fotografo ci è ripassato la mattina???

      • Vero che esiste l’isola ecologica in zona Vicenne, ma non tutti hanno ne i mezzi per effettuarne il trasporto a km. di distanza ne le forze per la movimentazione specialmente se anziani e qui il servizio di ritiro porta a porta è l’unica soluzione; l’idea era di crearne di possibili in centro storico per preservarne quantomeno i luoghi artistici (ma direi in generale in tutta la città).

        Se come è brutto vedere i rifiuti fuori per strada, si potrebbe ipotizzare un ritiro direttamente in abitazione (dietro compenso).

        Mi sento comunque di elogiare il Cogesa per il servizio di ritiro porta a porta così poco utilizzato dai cittadini che prefersiscono l’opzione “DISCARICA”.

        • Il nuovo giornalismo | 22 Marzo 2018 at 11:40 | Rispondi

          Ma come non si ha la forza e mezzi per recarsi in località Vicenne, stessa cosa lo si avrà anche con l’isola ecologica “in centro”. Un divano pesante è, pesante resta. Indipendentemente dalla distanza dell’isola.

          • Non le è venuto in mente che possa esserci anche chi ha la forza ma non ha i mezzi?

            Lei crede che chi ha messo in strada questo mobilio sia un “nonnetto palestrato”?
            Può anche darsi!!!

            Io un’idea alternativa l’ho data con il ritiro a domicilio, la sua come leggo nell’altro post sembra chiara: “MOBILIO A VISTA”.

            Ha forse un mezzo da mettere a disposizione?

  3. Sicuramente trattasi di ritiro concordato. Resta però l’amaro in bocca nel constatare come con quanta disinvoltura oramai non si abbia più il rispetto per il patrimonio storico e artistico della città. Il muro retrostante ha una sua storia che rischia di essere dimenticata e visto che spesso viene nascosto da auto in sosta ed ora anche da vecchi mobili credo che il processo sia già in atto.
    Però forse sbaglio io. Forse sarebbe stato lo stesso se dietro ci fosse stata la Chiesa alle quattro fontane del Borromini.

    • Il nuovo giornalismo | 22 Marzo 2018 at 11:42 | Rispondi

      Fa più schifo andare per il corso e vedere impalcature fatiscenti con teli svolazzanti piuttosto che quello visto in foto che al mattino già non c’era più

      • Ripeto. Fatto salva la bontà del servizio della Cogesa che viene incontro alle varie esigenze dei cittadini soprattutto del centro, resta il discorso sulla “sensibilità” di ognuno. Anche io ho fatto ricorso al servizio e il responsabile disse di lasciare il tutto lungo la strada. Sinceramente però penso (ed è ciò che ho fatro) che ci si potrebbe organizzare almeno sugli orari (mi riferisco agli utenti) per evitare di abbandonare i propri oggetti ingombranti per strada. So che è difficile ma il decoro urbano ed il rispetto dei luoghi in cui viviamo parte dalle nostre teste.

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