Arrestato per corruzione, si uccide in carcere il dirigente Asl Sabatino Trotta

Sabatino Trotta, dirigente del Dipartimento di Salute Mentale della Asl di Pescara arrestato ieri per corruzione, si è ucciso stanotte nel carcere di Vasto, dove era recluso. Trotta è morto nonostante l’intervento della polizia penitenziaria e dei medici del 118. 55 anni, di Castiglione a Casauria e residente a Spoltore, Trotta dirigeva il Dipartimento di Salute Mentale e nel 2019 si era candidato alle elezioni regionali con Fratelli d’Italia risultando il primo dei non eletti.

Ieri i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Pescara hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 3 persone, emessa dal Gip del Tribunale di Pescara Nicola Colantonio su richiesta della Procura della Repubblica di Pescara. Oltre a Trotta a finire dietro le sbarre sono stati il legale rappresentante e una dipendente con funzioni di coordinatrice della Cooperativa Sociale “La Rondine” di Lanciano.

Così aveva commentato ieri in conferenza stampa la notizia il comandante regionale Abruzzo della Guardia di Finanza, Gianluigi D’Alfonso: “Le indagini hanno preso il via nell’estate 2020 anche a seguito di alcune segnalazioni interne alla Asl giunte per comportamenti volti a turbare illecitamente lo svolgimento della gara pubblica dell’importo di oltre 11 milioni indetta dall’Asl di Pescara, il cui iter si sarebbe concluso in pieno periodo di emergenza pandemica. Il proseguimento dell’appalto avrebbe portato la cifra iniziale di 11,3 milioni a oltre 17”.

Secondo gli inquirenti, il dirigente del Dipartimento di Salute Mentale della Asl, Sabatino Trotta, aveva svolto funzioni di pubblico ufficiale nella gara, in quanto, oltre ad aver predisposto il capitolato tecnico, aveva scelto i nominativi dei tre esperti del settore nominati membri della commissione giudicatrice, persone a lui strettamente collegate, personalmente e professionalmente, per poi condizionarli al fine di garantire al consorzio l’attribuzione del massimo punteggio riconosciuto per le offerte tecniche presentate.

“Con il determinante apporto del medico, il Consorzio e la Cooperativa vincevano – si legge nel dispositivo del giudice – la gara d’appalto, stipulando con l’Asl di Pescara un contratto di servizi, di durata quadriennale, del valore complessivo di oltre 11 milioni di euro, riconoscendo somme di denaro e regalie di varia natura (gioielli, orologi e beni tecnologici), al Dirigente medico e ai membri della commissione di gara”.

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