Arrivano i turisti, sfratto per l’orso confidente

Di andare in letargo non ci pensa proprio e d’altronde Juan Carrito, l’orso che ormai da settimane si è trasferito a Roccaraso, ha trovato in paese una casa accogliente: bevute alla fontanella, scorpacciate in pasticceria, passeggiate in pieno centro e cassonetti sempre disponibili dove trovare uno spuntino. Un orso confidente, troppo confidente, tanto che ora il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, in accordo con quello Maiella e con la Regione, ha deciso di trasferirlo. Tecnicamente si chiama “traslocazione dell’animale in sicurezza”, nella sostanza si tratta di catturarlo e portarlo altrove, in un’area meno confortevole forse, ma probabilmente più consona al suo status di animale selvatico e soprattutto protetto.

Una decisione, in verità, non dettata solo dalla preoccupazione per le sorti dell’animale, ma anche alla sicurezza pubblica: l’apertura della stagione invernale farà riversare infatti nella stazione sciistica più gettonata del Centro-Sud Italia centinaia di migliaia di turisti e quell’orso che gira in paese può rappresentare un pericolo. Per gli altri e per sé.

Sul campo ci sono già carabinieri, forestali e guardie Parco: è dicembre, per l’orso, senza letargo, è tempo di migrare.

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