
Un confronto istituzionale con la Asl e con la Regione Abruzzo per una risoluzione positiva della vertenza. A chiederlo la Fp Cgil L’Aquila in merito alla “direttiva regionale che intimerebbe alla Asl 1 Avezzano Sulmona L’Aquila la sospensione delle procedure di gara per l’affidamento dei servizi di supporto amministrativo”. Indiscrezioni che, continua la sigla sindacale “ove corrispondessero al vero, ci troveremmo di fronte ad uno scenario a dir poco drammatico con una drastica contrazione occupazionale e con la compromissione di servizi erogati a cittadine e cittadini che determinerebbe un blocco delle attività all’interno della Asl 1”. Uno scenario drammatico, a detta del sindacato, che “diventerebbe addirittura un paradosso se consideriamo che recentemente la Regione Abruzzo ha deliberato l’aumento delle aliquote Irpef”; infatti, spiegano dalla Fp Cgil “se da un lato si prevede per le cittadine ed i cittadini il pagamento di imposte più alte, dall’altro vengono diminuiti i servizi all’utenza”.
Il tutto attraverso la sospensione di una procedura di gara che “potrebbe significare la cessazione di 150 rapporti di lavoro senza tener minimamente conto delle esperienze acquisite e della fattiva necessità di personale all’interno della Asl”. A confermare le parole del sindacato il piano dei fabbisogni del personale della stessa Asl e approvato dalla Regione Abruzzo che certifica la necessità di personale “tant’è che, proprio in questi giorni, si stanno concludendo le procedure concorsuali per l’assunzione di personale amministrativo”. A distanza di quasi trent’anni dall’ultimo concorso indetto dall’ex Asl di Avezzano Sulmona.
Ricordando che “l’obiettivo che la Regione Abruzzo affida ai direttori generali delle Asl di contenere la spesa, non può e non deve penalizzare lavoratrici e lavoratori e non può determinare la contrazione di servizi pubblici essenziali”, la sigla sindacale ritiene “inaccettabile qualsivoglia azione che aggraverà ancora di più le condizioni dei livelli occupazionali, dei livelli quali-quantitativi delle prestazioni sanitarie, e le condizioni di lavoro a cui è costretto tutto il personale”. Motivi per i quali la Fp Cgil ritiene indifferibile la necessità di un incontro in mancanza del quale, anuncia, “ci attiveremo sin da ora attiveremo con ogni mezzo di lotta e protesta e in ogni sede opportuna per la difesa dei diritti di lavoratrici, lavoratori, cittadine e cittadini e per la tutela del diritto costituzionale alla Salute”.
Commenta per primo! "Asl, a rischio l’affidamento di servizi amministrativi. Cgil: “Situazione drammatica”"