Assalto alla Bastiglia dei dem. Il Pd al contrattacco dei filo dimasciani

Un patetico tentativo di riprendersi la scena. Così gli iscritti al circolo del PD sulmonese commentano le manovre dei fuoriusciti filodimasciani nella corsa al Congresso dem che si terrà il prossimo 23 febbraio. Dal PD, parlano addirittura di metodi di tesseramento online discutibili e pretoriani per potersi riprendere la scena politica.

“Ci opporremo a coloro che nel 2020 furono espulsi e lasciarono un Partito di macerie, mentre oggi vogliono approfittare del momento congressuale per fare un assalto al circolo locale, sconvolgere l’ordinaria vita di partito e attraverso di esso, compromettere gli equilibri amministrativi in città – si legge nella nota -. D’altronde non è un mistero per nessuno che costoro sono all’opposizione del Pd, che alle ultime elezioni amministrative si sono candidati contro e che quotidianamente attaccano l’Amministrazione comunale di cui il PD è forza di governo fondamentale. Dopo i disastri di tanti anni di gestione del partito da parte di costoro e dopo il commissariamento, l’attuale gruppo dirigente, gli iscritti e gli amministratori hanno ristabilito in città una presenza forte e un profilo chiaro del Partito democratico, contribuendo alla vittoria amministrativa del Sindaco Di Piero con il migliore risultato elettorale tra le liste e poi l’elezione in provincia della Consigliera prima eletta”.

Il riferimento è diretto a Bruno Di Masci, ex vertice dei dem locali ma affiliato ad Andrea Gerosolimo nella corsa alla carica di sindaco nelle elezioni 2021.

“Tutto questo non sta bene a qualcuno – prosegue la nota -, e si vuole tentare la strada dell’assalto alla Bastiglia con l’aiuto di qualche personaggio che da fuori città prova a dettare le regole nonchè con l’aiuto del Presidente della Commissione di Garanzia regionale Avv. Carlo Benedetti, che nel 2020 ha espulso Di Masci e i colleghi consiglieri comunali per gravi motivi, mentre oggi si assume, davanti a tutta la comunità democratica regionale, la responsabilità di diventare il primo difensore di Di Masci & co., contro le norme dello Statuto. Non accetteremo mai che con tali inaccettabili mezzi certuni personaggi, in contrasto con le regole dello Statuto e del Codice etico, possano raggiungere l’obiettivo di distruggere quanto di buono è stato fatto in questi anni: lo dobbiamo ai nostri iscritti, alla dignità politica del Partito democratico e alla nostra città.”

“Esprimo la mia più totale solidarietà al Circolo del Pd di Sulmona, ai suoi militanti e al suo gruppo dirigente ma anche alle tante e ai tanti simpatizzanti ed elettori – commenta il senatore Michele Fina -. I congressi sono sempre un momento positivo e ricco per un partito politico davvero democratico come il nostro. Purtroppo a volte i congressi sono gravemente messi a repentaglio da chi li usa per danneggiare il partito e cercare rivincite con mezzi impropri. Purtroppo bisogna registrare che ancora in diversi, a Sulmona e fuori da Sulmona, non hanno digerito il fatto che il PD di quella città ha vinto e che altri hanno perso. I primi sono chiamati al compito di guidare la città realizzando l’ambizioso programma elettorale che è stato premiato dalle cittadine e dai cittadini. In questo compito il PD si sta misurando con grande successo e risultati tangibili”. 

“Coloro che anni fa sono usciti dal partito e si sono candidati contro di esso, anche dopo e fino ad adesso si sono collocati all’opposizione dell’amministrazione comunale, della sua coalizione e del PD stesso – prosegue Fina -. Ora usano la possibilità che solo il nostro partito da di apertura e di inclusione, iscrivendosi online e pretendendo di fare una specie di ‘assalto alla diligenza’. Si tratta di un’azione inqualificabile rispetto alla quale il segretario locale e il resto il gruppo dirigente fanno bene a resistere; io sarò convintamente al loro fianco. Coloro che hanno sollecitato, istigato, approvato questo assalto hanno commesso e commettono un grave errore, proprio di chi non ha cuore il nostro partito e non si cura di rischiare di provocare l’abbandono di consiglieri comunali e provinciali, di un vice sindaco e con questi di un’intera comunità che con fatica ha costruito una vittoria elettorale insperata; un esempio che citiamo come di successo in tutti i nostri discorsi da anni. Rivolgo un appello accorato agli attori locali e regionali di questo maldestro tentativo, fatto con finalità dubbie, di fare un passo indietro e rispettare la tranquillità di un circolo del PD che lavora per il bene della città e per l’affermazione della nostra linea politica”. 

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