I numeri parlano di un totale di 733 domande pervenute in municipio per partecipare ai bandi delle quattro categorie professionali, indetti dal Comune di Sulmona. A fare il pienone il concorso per la posizione di vigile da inserire in forza alla municipale, 422 sono infatti le domande per i 5 posti di polizia locale; 132 invece per la categoria C amministrativo, 79 per il D socio-psicologico rivolto a psicologi e sociologi e 100 per i due tecnici-geometra.
Lo annuncia l’assessore Cristian La Civita che ha fortemente premuto affinché a Palazzo si virasse verso un piano di assunzioni che seppur a scadenza è stato accolto come una opportunità da non farsi sfuggire in una terra che accusa da anni il peso di una lettera scarlatta, quella della crisi e delle chiusure, con una popolazione anziana, pochi sbocchi, e troppe fughe di giovanissimi ma anche 50 enni in cerca di lidi di maggior fortuna
Bandi per un lavoro a tempo determinato ma che hanno alimentato gli entusiasmi di sulmonesi e non, così pure la mole delle pile di cartaceo finite sulle scrivanie a palazzo. Lo scorso 16 novembre gli uffici si presentavano subissati dalle domande, per i responsabili del servizio una bella mole di lavoro e la necessità di operare e procedere alla ricategorizzazione delle domande e verificarne l’ammissibilità, ma sul boom per la posizione vigile urbano era chiaro a tutti.
Ora starà alla commissione decidere quando fissare l’appuntamento con l’esame dal quale usciranno i vincitori. Un concorso a tutti gli effetti, in versione ligth, quello dei vigili al quale, si spera presto, seguirà quello a tempo indeterminato.
“Si tratta dei primi bandi di concorso che riguardano le assunzioni a tempo determinato. Avremmo potuto ridurre i tempi attingendo a graduatorie di altri Comuni o enti, ma, vista la difficile epoca in cui viviamo, abbiamo preferito scegliere nuovi concorsi così da permettere ai cittadini di poter partecipare a questa selezione”. Una risposta numerosa che presenta il conto di tante attese e speranze, in una città in cui, nonostante gli inviti nazionali alla flessibilità, il sogno continua ad essere quello del posto fisso.
Anna Spinosa
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