
Nessuna scelta obbligata, ma un preciso indirizzo politico che ha contribuito all’aumento della Tari di quasi il 16%. A Pratola Peligna il Pd narra un’altra storia sull’aumento della tassa sui rifiuti deliberata qualche giorno fa dall’amministrazione Di Nino.
Sostiene che quell’aumento di 150mila euro poteva e doveva essere in parte evitato, tagliando, ad esempio, sulla distribuzione gratuita delle buste che ha un costo di 80mila euro e sulla campagna informativa di cui, secondo il Pd, un paese virtuoso come Pratola nella raccolta differenziata non ha bisogno.
“Nessun dictat, nessuna imposizione da parte dell’Agir, è l’amministrazione – scrive il Pd – che sceglie quali servizi acquistare e come ripartirli sui cittadini. Una vera e propria decisione politica di cui l’amministrazione comunale deve necessariamente assumersene la responsabilità. I consiglieri del Pd hanno invano chiesto di rimodulare le tariffe, magari eliminando spese superflue, hanno chiesto al Comune di prevedere agevolazioni per i meno abbienti”. Cosa non permessa, si è difesa la maggioranza.
“Purtroppo siamo costretti a smentire Pratola Bellissima – aggiungono i Dem -: il Comune di Castellalto (Te) ha una popolazione di 7300 abitanti (più o meno come Pratola) ha pubblicato qualche mese fa, a dicembre 2022, un avviso pubblico per il riconoscimento di agevolazioni per la Tari in base all’Isee stanziando a carico del bilancio comunale circa 30.000 euro, a questo si aggiunga che anche a Castellalto l’appalto è gestito dall’Agir, ma a Castellalto non si spendono soldi inutili per campagne di sensibilizzazione e sacchetti a un costo maggiore rispetto al supermercato”.
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