Un cervo è stato investito sull’A25 nel tratto fra Popoli e Sulmona. È il quarto episodio nel giro di pochi mesi. “Ho scritto una lettera alla società Strada dei Parchi, gestore delle autostrade A24 e A25, sottolineando le criticità evidenziate da tutti questi attraversamenti – dichiara Piera Rosati Presidente LNDC Animal Protection -. Se gli eventi hanno questa frequenza è ovvio che le reti che dovrebbero proteggere la sede stradale e impedire l’attraversamento dei selvatici non sono adeguate e sufficienti al loro scopo. In alcuni casi sono danneggiate o manomesse e non vengono ripristinate, evidentemente, con la dovuta tempestività.”
“Dallo scorso luglio, la società ha annunciato un intervento in collaborazione con il PNALM (Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise) per l’installazione di 87km di recinzioni specificamente progettate per impedire ai selvatici di accedere alla rete stradale. Ad oggi, però, dopo ben 4 mesi l’intervento ha riguardato soltanto 4km di strada. Di questo passo, saranno necessari oltre 7 anni per completare il lavoro e nel frattempo gli animali continueranno ad attraversare l’autostrada, rischiando la vita e rappresentando un pericolo per gli automobilisti – continua Rosati -. Ho quindi sollecitato la società a procedere con maggiore velocità, nell’implementazione di queste nuove misure di protezione e nella riparazione di quelle reti che ad oggi risultano danneggiate o insufficienti a garantire la sicurezza della fauna selvatica e degli utenti della rete stradale. A volte, molto spesso, sembriamo dimenticarci che quelle montagne non sono nostre, ma degli animali che le abitano da secoli ed è dovere dell’uomo, che le attraversa da ospite, fare in modo di nuocere il meno possibile”.
Tra Popoli e Pratola Peligna.
Fino a quando non ci scappa il morto