Autostrade, la controffensiva di Toto

L’attacco della senatrice Gabriella Di Girolamo è stato veemente e, secondo Strada dei Parchi, “grave e privo di ogni fondamento”: un je accuse lanciato durante il question time di ieri e a cui il Gruppo Toto, che in Parlamento non siede, risponde per le rime in un comunicato stampa.

“Anzitutto è un fatto ampiamente risaputo, e che dovrebbe essere noto alla senatrice, che la concessione di gestione ed esercizio delle due autostrade fu affidata alla società Strada dei Parchi all’esito di una procedura di gara pubblica di rilevanza europea, la prima per questo settore in Italia. Pertanto, non si vede come possa essere stata assoggettata a logiche di scambio, estranee alle leggi di mercato e di pubblica utilità, come la senatrice ha affermato” scrive il Gruppo Toto, ricordando come alla gara per la gestione si arrivò proprio dopo il fallimento della gestione pubblica di Sara-Anas.

“Preme ricordare come gli anni della nostra gestione siano stati tutt’altro che scellerati – continua la nota -. Sono stati gli anni di una difficile ma appassionata sfida imprenditoriale a cui SdP e tutto il Gruppo Toto non si sono mai sottratti, continuando a proporre al Concedente soluzioni a tutte le criticità e riuscendo a massimizzare l’efficienza e la sicurezza della rete tra manutenzioni, spesso emergenziali, imposte dagli eventi sismici, ed esercizio”. E’ stato anzi lo Stato a sottrarsi, secondo Sdp, a scegliere una soluzione sulle 18 diverse proposte presentate per la messa in sicurezza di un’arteria dichiarata strategica dal 2012: “Proposte che si sono scontrate con l’inconcludenza dei diversi governi nazionali, che si sono visti persino censurare e ‘commissariare’ dal Consiglio di Stato. Infine, la vexata quaestio delle tariffe – aggiunge il Gruppo Toto -. Non risponde al vero che le autostrade A24 e A25 ricadano nella ‘top ten’ delle tratte più care in Italia, perché occupano la dodicesima posizione” e che comunque in confronto a pedaggi più bassi, come quelli sulla A14 e la A1, bisogna considerare che le autostrade abruzzesi sono strade di montagna, che necessitano di maggiore manutenzione per la presenza di gallerie e viadotti.

“Strada dei Parchi ha provato ad offrire soluzioni anche a questo problema, ritenendo che il meccanismo alla base della formula di calcolo stabilito nel contratto di concessione fosse iniquo e andasse calmierato – conclude -. In attesa che fosse riformulato, si è impegnata a congelare gli aumenti nell’arco degli ultimi cinque anni. Sarà ora compito dell’attuale governo, del nuovo Concessionario e dei vari commissari trovare soluzioni che evitino di spalmare gli elevati costi di gestione sulla fiscalità generale e che non pregiudichino al contempo la sicurezza dell’infrastruttura”.

A loro, dicono quelli di Toto, resta l’orgoglio di aver mantenuto in efficienza l’infrastruttura, nonostante tutto.

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