Autostrade, sindaci pronti alla mobilitazione. Per il governo l’ora della verità

Torneranno in piazza o ai caselli, questo è ancora da decidere, il prossimo 26 novembre, se il governo non darà seguito ai suoi impegni sul piano investimenti e non solo per l’A24 e A25. In primis quello del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini che, di fronte all’annunciata protesta, ieri si è detto “felice di incontrare i sindaci di Abruzzo e Lazio, insieme ai quali cercheremo una soluzione ad un problema che si trascina da anni – ha detto Salvini -. Siamo al governo da meno di un mese, e abbiamo già incontrato e ascoltato decine di amministratori locali: l’obiettivo è sbloccare, mettere in sicurezza, far ripartire i lavori ovunque possibile”.

I sindaci di Abruzzo e Lazio, questa volta, partono da una posizione di forza: innanzitutto perché l’interlocutore non è più il privato, ovvero il Gruppo Toto, in secondo luogo perché non c’è la spada di Damocle degli aumenti a fine anno, come è stato negli ultimi anni e infine perché al governo, tra i ministri, c’è Francesco Lollobrigida, che fino a qualche mese fa guidava la protesta dei primi cittadini, chiedendo, con tanto di ordine del giorno, di azzerare i costi del pedaggio a chi, residente in Lazio e Abruzzo, viaggiasse come pendolare per motivi di lavoro, studio, salute.

Una causa da difendere a spada tratta, almeno fin quando si era all’opposizione.

3 Commenti su "Autostrade, sindaci pronti alla mobilitazione. Per il governo l’ora della verità"

  1. Un solo ladrocinio di ladruncoli.Hanno tolto Toto e hanno messo Gavio, ma con le stesse norme prepotenti che vigono dal 1865,DOVE LO STATO È SUPERIORE COME “LU SIGNORE”. Si debbono adeguare,ed alla lettera,alla COSTITUZIONE ,LE LEGGI DI ASSEGNAZIONE DEGLI APPALTI E DELLE CONCESSIONI.Altrimenti tutto cambierà per restare come prima, con i sindachetti che vogliono le mazzettine per gli appaltucci e poi reclamano per le tangenti grosse negli appaltoni che, si riverberano più visibilmy sulla vita giornaliera dei cittadini repubblicani. SALVINI INVECE DI RICEVERE I SINDACI DOVREBBE FINALMENTE RIFORMARE IN VERSIONE COSTITUZIONALE “IL CODICE DEGLI APPALTI” altrimenti produce altra fuffa.

  2. L'Avanguardista | 15 Novembre 2022 at 18:14 | Rispondi

    Le Autostrade devono rimanere autostrade e il pedaggio và pagato in quanto contribuisce alla normale manutenzione e gestione di strade di livello superiore inserite nel circuito europeo. La manutenzione delle strutture che ha notevoli costi, visti i tanti ponti e gallerie, non può essere a carico di chi le gestisce e prende 10 euro di pedaggio ma della collettività che si avvantaggia della loro esistenza (commercio, turismo, ecc…) e quindi dello stato.

    • Io voglio pagare ma senza rimetterci le penne per un Cavolo di cervo o cinghiale perché allora tanto vale andare sulla tiburtina a gratis

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