Avanti Sulmona rispedisce le accuse al mittente: “Chi ha tradito cosa?”

Rispediscono al mittente le accuse di tradimento Fabio Pingue e Katia Di Marzio arrivate con una nota della sindaca Casini che sembrava riacutizzare le tensioni della maggioranza. Per i due consiglieri la sindaca sta cercando di imputargli colpe attribuibili solo al suo operato.

“Ti abbiamo chiesto fin dalla nascita di questa esperienza – scrivono i due consiglieri di Avanti Sulmona – di essere garante delle variegate anime che componevano questa coalizione civica. Di tutta risposta in meno di due anni hai portato alle dimissioni il tuo vice sindaco, l’assessore al bilancio, l’assessore alle opere pubbliche, l’assessore alla sanità e scuola e l’assessore all’ambiente e partecipate, un consigliere e fatto passare in minoranza un altro Consigliere (eletto in provincia all’unanimità da questa maggioranza). Hai cercato capri espiatori a scadenza trimestrale (oggi è arrivato il nostro turno, evidentemente) condannando sommariamente i presunti dissidenti”.

Ribadiscono chiaramente il loro essere maggioranza di governo “questo non significa aderire supinamente agli imperativi del Sindaco (o di chi per lei)”, rivendicando dunque la loro indipendenza ed autonomia politica. “Firmare foglietti non può precludere il diritto ad esprimere la propria posizione. Quello che tu vorresti ottenere, cioè la rinuncia alle nostre prerogative di consiglieri è, non solo impossibile, ma anche illecito e gravemente lesivo della volontà del corpo elettorale. Non esistono steccati di maggioranza o minoranza, esiste una città e le progettualità di sviluppo devono necessariamente trovare larghe intese tra le forze politiche, consiliari, sociali e produttive; unire e non isolarsi questo il nostro stile di essere Consiglieri della Città di Sulmona”.

Per quanto riguarda l’ultimo Consiglio comunale per Avanti Sulmona le scelte fatte dal gruppo hanno salvato la sindaca perché: “Se avessimo seguito gli input disarticolati e sconnessi arrivati dalla tua segreteria, gli atti posti al voto sarebbero stati clamorosamente bocciati e ciò avrebbe imposto le tue dimissioni”.

“Ci spiace – concludono Pingue e Di Marzio – le pressioni a cui qualcuno ti costringe a sottoporci le rispediamo serenamente al mittente, forti della lealtà del nostro operato. Essere Sindaco implica il coraggio di assumersi la responsabilità politica delle proprie scelte. Non cercare di agitare le acque e di strumentalizzare il nostro gruppo a questo scopo, noi sappiamo veleggiare, anche in burrasca”.

Con la risposta di Avanti Sulmona il boccino torna nelle mani della Sindaca che a questo punto dovrà trovare necessariamente una soluzione più politica alla crisi, dato che il gruppo consiliare ex socialista non si muove dalle sue posizioni e visti i rapporti deteriorati che ci sono fra i gruppi di maggioranza ci sarà bisogno di un gran lavoro di diplomazia.

Savino Monterisi

1 Commento su "Avanti Sulmona rispedisce le accuse al mittente: “Chi ha tradito cosa?”"

  1. bene…”gli atti posti al voto sarebbero stati clamorosamente bocciati”….l’opposizione non esiste,piu’ un carrozzone di incapaci,o no?

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