Bagnaturo, l’inciviltà ai piedi del Morrone

Un salotto di casa è stato scaricato ai piedi del Morrone nella frazione di Bagnaturo a poca distanza dall’ingresso di una cava. È questo il triste ritrovamento che hanno fatto gli abitanti della frazione metà sulmonese e metà pratolana. Nei dintorni di Bagnaturo l’inciviltà è cosa ben nota e radicata. Passeggiando per le strade che dal centro abitato si diramano verso la campagna circostante è tutto un comparire di rifiuti. Dai rifiuti domestici a vecchi frigoriferi e televisori. Nel salotto abbandonato ai piedi del Morrone compaiono un frigorifero, un divano, delle pedane, una rete di un letto, i resti di una credenza e un sacco nero con degli indumenti. L’ironia del caso ha voluto che questo ammasso di rifiuti fosse scaricato a pochi metri del cartello posto dal Comune di Pratola che segnala la presenza di video trappole volte a stoppare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti.

Come se non bastasse sempre nella zona sono stati ritrovati cumuli di cenere contenente materiale ferroso e resti di plastica bruciata, non la comune cenere della stufa o del camino per intenderci, ma piuttosto i resti di un fuoco volto bruciare scarti per recuperare rame e ferro. È da mesi infatti che gli abitanti di Bagnaturo accusano durante la notte un forte odore di plastica bruciata e il ritrovamento di questa cenere grezza è un possibile indizio che depone purtroppo a favore di questa brutta faccenda.

Savino Monterisi

3 Commenti su "Bagnaturo, l’inciviltà ai piedi del Morrone"

  1. Come è possibile che gli imbecilli non si estinguono mai…li portava al COGESA dove hanno aperto un’area dedicata:
    “ Il Centro di raccolta dei rifiuti intercomunali consentirà ai cittadini di portare rifiuti ingombranti e non, tutti i giorni (domenica compresa) dalle ore 10.00. “

  2. Sono soltanto dei bastardi incivili. Stanno contaminando l’intero territorio, strade comprese con i loro sporchi rifiuti.

  3. E la videosorveglianza? Se veramente funzionasse sarebbe facile risalire a responsabili. A meno che….

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