
E’ costata carissima ad un sulmonese la partecipazione a una festa di matrimonio, in un famoso locale di Tocco da Casauria, dove lo scorso luglio gli fu sottratto il proprio bancomat durante i festeggiamenti. Nel corso di appena 24 ore, al malcapitato, sono stati sottratti oltre 6.000 euro. Tutti attraverso pagamenti pos, tranne due prelievi presso un ATM.
Le spese sono state effettuate in locali commerciali, con un valore cospicuo tanto da richiedere il pin prima delle transazioni. Codice che, a detta del proprietario, non era annotato all’interno del portatessere né tantomeno sulla stessa carta bancomat. La sua banca, però, è sicura che determinate transazioni siano impossibili senza l’utilizzo del codice, e che i malviventi siano riusciti a risalire in qualche modo a quest’ultimo.
L’uomo, assieme ai familiari, è riuscito a ricucire i movimenti dei ladri attraverso le attività commerciali nelle quali sono stati effettuati gli acquisti. Qui sono stati visionati da carabinieri i nastri delle registrazioni delle telecamere di sicurezza. Dalle ricostruzioni fatte da un commerciante, sembrerebbe che nell’arco di quelle 24 ore trascorse tra il furto e il blocco della carta, solo un cliente avrebbe pagato attraverso il pos. Irriconoscibile, purtroppo, poiché coperto sul volto dalla mascherina.
Il pubblico ministero, Luca Sciarretta, ha recentemente chiesto l’archiviazione del caso al Tribunale di Pescara. Con buona pace di circa 6.000 euro letteralmente volatilizzati nel nulla.
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