Barbecue con carne di cavallo: vittime positive allo Stafilococco aureus. Ma si continua ad indagare

Le prime analisi non hanno rilevato la salmonellosi, ma sono risultate positive allo Stafilococco aureus, un batterio non meno pericoloso della salmonella.

Si è trattato con molta probabilità di un’intossicazione, o meglio di una tossinefezione alimentare da Staphilococcus aureus, quella che ancora oggi costringe, dopo oltre dieci giorni, sei quindicenni di Sulmona a casa con sintomi pesanti: diarrea, febbre (ai più passata), vomito e dolori allo stomaco.

I medici, però, non sono ancora convinti dei risultati e per questo alcuni dei ragazzi saranno ora sottoposti ad analisi più approfondite: non solo quelle delle feci, ma anche quelle del sangue. I sintomi sono molto simili agli effetti provocati dalla salmonella, anche se molti di questi sintomi si sovrappongono a quelli provocati dalla Stafilococco aureus che è stato rinvenuto nelle feci di alcuni ragazzi (quelli che hanno indagato nello spettro colturale anche questo batterio).

Lo Stafilococco aureus è un batterio che può essere trasmesso in diversi modi: per contatto, in via aerea o tramite cibo manipolato da portatori.

Il fatto che il malore abbia colpito però solo i sei ragazzi che nel barbecue fatto tra amici sabato 9 luglio hanno mangiato carne di cavallo (e non gli altri cinque che la carne equina non hanno voluto mangiarla), fa pensare che l’origine del problema sia proprio in questo alimento, o meglio in chi con questo alimento ha avuto a che fare.

Gli alimenti possono essere contaminati, ad esempio, quando manipolati da persone con infezioni dermatologiche sostenute da stafilococco e questa potrebbe essere una risposta alla “selezione” fatta dal batterio nel colpire la comitiva di adolescenti.

E’ possibile cioè che chi ha confezionato o lavorato quel particolare tipo di carne, avesse una dermatite e fosse portatore, inconsapevole, del batterio; trasmettendo così l’infezione a quella carne e solo a quella.

Il giallo non è stato risolto, ma i genitori dei ragazzi vogliono andare fino in fondo, anche perché alcuni di loro sono stati e stanno ancora male e la riduzione dei sintomi, comunque, non significa che il batterio sia stato debellato.

La comitiva aveva acquistato la carne per il barbecue il pomeriggio stesso della grigliata in un supermercato di Sulmona, per molti dei ragazzi rimasti vittime dell’intossicazione, tutto è dipeso proprio da quell’acquisto.

12 Commenti su "Barbecue con carne di cavallo: vittime positive allo Stafilococco aureus. Ma si continua ad indagare"

  1. Vogliamo il nome del negozio | 21 Luglio 2022 at 01:42 | Rispondi

    Situazione grave intollerabile ,viste le norme molto rigide sanitarie che regolamentano questo settore degli alimenti…quindi per il rispetto di noi cittadini che inconsapevolmente acquistiamo in questi supermercati sulmones;ora sarebbe giusto fare il Nome dell’azienda ,dove si è consumato la trasmissione del pericoloso batterio!!!!

  2. Ma è veritiero che in 10 giorni dall’accaduto, le uniche analisi cliniche effettuate per la ricerca della causa del malessere siano state l’analisi delle feci? Curati a Imodium e Enterogermina? E la stessa ASL? Nessun controllo “mirato” visto l’accaduto?
    Un po’ pochino e al contempo un po’ strano.

  3. Non ci firanno il nome del Supermercato….è amico.,,

  4. Warning

  5. ma non possiamo subito additare colpevoli, è difficile dare la colpa al supermercato perchè se così fosse anche in altri cibi avrebbero trovato batteri o virus. potrebbe anche essere che i poveri ragazzi abbiano lasciato la carne fuori dal frigo e cotta troppo tardi e quindi con il caldo sia macerata oppure qualche mosca vi si sia posata sopra. quindi ,cari signori , prima di mettere alla gogna qualcuno che magari fa da 30 anni il mestiere e non ha mai intossicato nessuno attivate il cervello se lo avete. ma d’altronde il popolo ha salvato Barabba.

  6. Ho chiamato nei giorni scorsi la mamma di uno dei ragazzi che sono stati male perché mia amica. Lei riferisce che i fatti sono stati riportati al vostro giornale in modo parziale ed estremamente soggettivo. I ragazzi colpiti da malore avevano mangiato pomodori lavati nell’acqua del canale per irrigare i campi. Forse le analisi andrebbero allargate ad altri elementi….ed anche la ricerca delle cause visto che c’è di mezzo la reputazione di un supermercato che,molto probabilmente, non c’entra nulla. Esaminate tutte le fonti, non solo una!

  7. Al supermercato la carne arriva sottovuoto con etichetta , se è rovinata da fuori non si vede evitate commenti stupidi

  8. bene,chiunque puo’ sviluppare l’infezione,cosi come l’assunzione di alimenti contaminati ,cure ospedaliere incluse,strumentazioni chirurgiche anche,quindi non facile individuare le responsabilita’,che devono essere cercate, da creduloni sprovveduti indicare la carne, o no?

  9. Cmq se di batterio si tratta è una cosa seria… Se fosse stata l’acqua.. L’avremmo saputo,o no? Metti a rischio una comunità? L’avranno analizzata? Resta il fatto che anche fosse il batterio è una cosa più che seria e spero x la comunità che I Nas abbiano già provveduto..

  10. In risposta ad Orso: è normale che l’acqua di un canale irriguo possa essere contaminata da patogeni che normalmente sono presenti nelle acque non potabili. I Nas non credo che facciano analisi sulle acque irrigue per rilevare lo Stafilococco perché è normale che lì sia presente. Se il clamore mediatico si è concentrato esclusivamente sulla carne di cavallo probabilmente altre cause, meno clamorose ma più verosimili, sono state trascurate.

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