Barrea, week end di sport e solidarietà con Admo

Manca poco all’evento sportivo dell’Admo Associazione donatori midollo osseo. Il prossimo 6 luglio, sulle rive del lago di Barrea, torna la speciale maratona dedicata al ricordo di Liborio Tarquinio, ingegnere di Villetta Barrea morto nel 2011 per leucemia a soli 37 anni. E di Manfredi Salemme che colpito dalla bellezza del paesaggio e dalla calorosa accoglienza degli abitanti, da Cogorno in provincia di Genova tornò spesso a Barrea per le sue imprese sportive che lo portarono a camminare per 48 ore consecutive intorno alle rive del lago. Fino a quando la malattia lo costrinse a fermarsi.

Una sfida nella sfida quella che lo scorso anno ha richiamato centinaia di persone, come ricorda Giorgio Pastore referente della sezione Admo di Sulmona e organizzatore della manifestazione dedicata diffondere il valori della donazione; soprattutto del midollo osseo dove il rapporto tra donatori e malati in attesa di trapianto è di uno a centomila. Colpa anche di pregiudizi e false paure di chi ancora oggi confonde il midollo osseo con quello spinale e “non vuole donare perché teme di restare paralizzato”. A spiegarlo è lo stesso Pastore impegnato dal 1996, anno di nascita della sede Admo di Sulmona, nel sensibilizzare la comunità sull’importanza della donazione. “Andiamo anche nelle scuole dove a recepire meglio il nostro messaggio sono soprattutto i più piccoli” spiega Giorgio Pastore il cui desiderio è quello di entrare anche nelle aule delle scuole superiori rimaste finora indifferenti ai progetti dell’associazione. Per fortuna però, negli ultimi anni sono sempre di più i giovani al di sotto dei trent’anni che decidono di iscriversi all’Admo e partecipare alle attività dell’associazione. Come la maratona di Barrea dove a ricordare che “i bisogni altrui dipendono anche dal nostro essere sociali e dalla nostra cultura del dono” sarà anche il dottore Paolo Di Bartolomeo, primario del Centro trapianti del reparto di oncoematologia dell’ospedale di Pescara, invitato condividere la propria esperienza di medico all’interno dell’unico ospedale abruzzese dove è possibile donare midollo osseo. Intervento che si aggiungerà a quelli di chi prenderà parte al dibattito Parole d’amore e sofferenza dedicato alle testimonianze sul dono e sul trapianto, in programma venerdì 4 luglio. Storie di quanti sono tornati a vivere grazie alle donazioni, atti di generosità di cui c’è ancora tanto, troppo bisogno, se si considera che ogni anno in Italia 1500 persone sono in attesa di trapianto. Numeri che però non scoraggiano Giorgio Pastore che nella sezione Admo di Sulmona dove “una mano in più non guasterebbe”, continua il suo incessante lavoro per dare voce alla solidarietà. E ricordare, anche attraverso lo sport, che insieme si può e si deve guardare ai bisogni di chi è più debole.

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