Benedetto turismo

L’afflusso di Pasqua è stato soddisfacente, anche se non ha fatto registrare il sold out. Il 60% dei posti occupati, dice il presidente dell’associazione albergatori Domenico Santacroce; quasi milleduecento (1196) le assistenze al front office nell’ufficio turistico dell’Annunziata, tra cui 229 stranieri (un 19% che segna il ritorno del turista con passaporto in città).

E ancora, durante la settimana santa, 31 richieste di informazioni telefoniche e 34 da residenti.

Non ha avuto i numeri sperati l’esperimento dei musei aperti, anche se non è andata malissimo: 134 ingressi, per due terzi al museo dell’Annunziata (91 biglietti staccati) e un terzo in quello Diocesano (43).

Non sono stati resi noti i numeri dei camperisti, anche se ad occhio, durante la settimana santa c’è stato anche in piazzale Japasseri il tutto esaurito.

Quella di Pasqua, causa anche il tempo non proprio primaverile, è stata però solo una prova generale, superata già nel ponte del 25 aprile, quando i posti letto occupati sono saliti all’80%. Ma il bello, dicono gli operatori, deve ancora venire.

Il fine settimana che si apre domani registra già numeri alti, con prenotazioni quasi complete nelle strutture ricettive e prenotazioni per escursioni, visite guidate e, soprattutto, l’immancabile flusso al seguito dei treni storici che, ad oggi, rappresenta una delle voci più importanti e soprattutto continue dei flussi turistici sul territorio.

Domani, di fatto, si apre poi il mese mariano che in Valle Peligna è motivo di richiamo per le tante tradizioni popolari ad esso collegate e dove spesso Sulmona costituisce la base di esplorazione del territorio.

Santi e Madonne non faranno mancare il loro contributo alla ripresa: oggi il patrono di Sulmona San Panfilo (che non richiama in verità grandi folle), poi da domani si aprono i festeggiamenti della Madonna della Libera a Pratola, con un ricco programma civile e religioso che suona molto come riscatto. Sono in tanti i pratolani tornati a casa dopo due anni lontano dalla loro Madonna che, mai come dopo questa pandemia, richiama la sua originale credenza di liberatrice dalla peste (versione ventunesimo secolo). La festa di Pratola durerà una decina di giorni, con appuntamenti più fitti nei due fine settimana.

Grandi folle richiamerà anche Cocullo che torna a celebrare il “Santo delle serpi”: quello di San Domenico Abate resta uno dei riti più affascinanti dal punto di vista storico, folcloristico, religioso e antropologico, dell’intera Penisola. L’appuntamento è per domenica, con un’anticipazione a sabato per il cammino di San Domenico.

In coda alla Madonna della Libera ci si sposterà quindi a Goriano Sicoli dove, anche qui dopo due anni di pausa forzata, torna la Festa di Santa Gemma, anche questo appuntamento molto sentito e atteso fuori dai confini del territorio.

Ci si affida ai Santi, insomma, per questo nuovo inizio, anche se la fine, quella della pandemia, sembra ancora lontana: i contagi in costante aumento nella regione con le peggiori performance d’Italia, continuano a suggerire molta attenzione e severe precauzioni. Le preghiere non bastano.

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