Benvenuta Bea: quando ostetricia e osteopatia si mettono a servizio della nascita

Bea è una bimba bellissima, è appena nata, venuta al mondo peligno nella notte del 23 luglio, nel pieno del calore e della gioia di mamma e papà. Una nascita che però ha dello straordinario, perché la piccola, inconsapevolmente, sigilla un pezzo di storia dell’ostetricia peligna, della clinica di Osteopatia AbeOS, del Comune di Raiano. Ebbene sì, erano anni che non nasceva un bambino nel paese delle ciliegie. Un fiocco rosa che si inserisce in un bel progetto di rilancio della maternità e della paternità in Valle.

A raccontarci questa bella storia sono loro, il gruppo AbeOs, l’ostetrica e la stessa famiglia di Silvi Marina che ha scelto di mettere alla luce la loro figlia, in un ambiente più intimo e che avesse il profumo di famiglia, di mamme e papà.

A condurre Bea nel suo primo affaccio al mondo, a tirarla fuori da quel comodo grembo, è un’ostetrica di grande esperienza, Federica Sisani di Sulmona, che da anni accompagna le famiglie che scelgono il parto a domicilio nella nostra regione, la Sisani e l’altra ostetrica Martina Chiaravalle di L’Aquila hanno assistito la nascita di Bea nei locali della depandance che si trovano in prossimità della scuola raianese che si vogliono dedicare a “Casa Maternità”, implementando ulteriormente la già presente clinica osteopatica che tanto già sta facendo in assistenza sanitaria per gli abruzzesi.

Parliamo di una casa maternità che vuole rappresentare un’alternativa sicura per quelle coppie che, dopo un decorso fisiologico della gravidanza, seguite dalle ostetriche, preferiscono vivere il momento della nascita in un ambiente familiare ed accogliente, un dolce nido, “che può essere preferito all’ospedale, in assenza di patologie, anche secondo il parere della stessa Organizzazione Mondiale della Sanità”. Una sinergia tra l’ostetricia e l’osteopatia, “un’attenzione ai tempi e ai ritmi del nascere, unici e sacri per ciascuna madre e ciascun bambino”

Un luogo dove l’esperienza della ostetrica incontra quella dell’osteopata e qui il risultato è di benessere e attenzioni “Bea, poche ore dopo la sua venuta al mondo, è stata immediatamente valutata e trattata dal Direttore Generale della scuola, l’osteopata Marcello Luca Marasco”

Un clima di gioia ed entusiasmo da parte dei genitori di Bea, grande la felicità della dottoressa Sisani che dà un significativo input ad un progetto da sempre nella sua testa, così la soddisfazione del Direttore di AbeOS, dottor Marasco, e di tutta la comunità di staff, docenti e studenti della scuola. Un campus che è stato paragonato da osteopati di fama internazionale che lo hanno visitato (Susan Turner, Nick Marcer, Christian Defrance e altri ancora) alla Kirksville d’Europa. Kirksville è una piccola cittadina del Missouri (Stati Uniti) dove nacque l’osteopatia

Un parto che consegna quel tassello in più nella nascita domiciliare, quello che intende lavorare per un progetto di grande richiamo, di eccellenza. “Bea è nata, e nonostante le sue apparenze indifese, instillerà una forza potente nell’aprire un filone che la porterà ad essere la prima di tanti altri nascituri nella casa maternità abruzzese”.

La possibilità di accoppiare l’assistenza osteopatica alla madre, prima del parto e sottolineano “parto veramente secondo natura” e dopo, per una prevenzione della salute del bambino è unica in Italia, molto probabilmente anche in Europa. Nella settimana della nascita la piccola e la sua mamma avranno la possibilità di un’assistenza sanitaria osteopatica quotidiana in aggiunta a quella ostetrica e pediatrica. “La Valle Peligna, e tutta la Regione Abruzzo, può non essere una valle di lacrime se si riconoscono le persone competenti di cui è ricca”. Insomma Bea, le sue poche ore di vita e i suoi occhietti curiosi al mondo, seppur sia ancora un pò lontana dal camminare ha già segnato un passo decisivo per una parte d’Abruzzo che vuole rilanciarsi come luogo di parto, una Valle culla, un micro mondo di nascite speciali, pronto a offrire, oltre a mamma e papà, anche al territorio, un’esperienza unica e soprattutto una spinta vitale.

Anna Spinosa

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