Biblioteca, ora è il sindaco a chiedere le carte

Secondo indiscrezioni, alcuni giorni fa la sindaca Annamaria Casini avrebbe fatto, presso la Regione, la richiesta di accesso agli atti relativi alla chiusura dell’Agenzia di promozione culturale – Apc. L’impegno era stato preso pubblicamente dalla sindaca nell’assemblea del 17 maggio convocata dal collettivo AltreMenti Valle Peligna subito dopo la chiusura dell’Agenzia. Per il momento la sindaca non conferma né smentisce, in realtà non parla proprio, questa voce che arricchisce la vicenda di un ulteriore elemento.

Il 16 maggio l’Apc era stata chiusa per volontà regionale a causa dell’elevata vulnerabilità sismica della struttura. La sindaca intervenuta prontamente aveva promesso una soluzione in tempi brevi e incalzata dai consiglieri di opposizione aveva dichiarato di essere venuta a conoscenza della chiusura dell’Apc dalla stampa e aveva promesso di fare l’accesso agli atti.
Per quanto riguarda la riapertura temporanea – attualmente non ancora avvenuta – la sindaca in accordo con la Regione ha optato per lo spostamento della struttura in alcuni locali messi a disposizione dall’ Inps di Sulmona in via Gennaro Sardi mentre per la richiesta di accesso agli atti nulla era stato fatto fino a qualche giorno fa.

Accesso agli atti che era stato invece protocollato alla Regione dalla consigliera comunale di opposizione Elisabetta Bianchi che però si era vista rispondere il 12 giugno un secco diniego: “Si ritiene di non dover accogliere l’istanza in argomento tenuto conto che non si ravvisa, in capo al soggetto da cui la stessa promana, un interesse giuridicamente vincolante all’ostensione – scriveva la Regione – ravvisandosi piuttosto una forma di ‘controllo generalizzato’ sull’operato di un’Amministrazione pubblica”. La Regione aggiungeva ancora “si ritiene che l’interlocutore con il quale questo Ente è chiamato a confrontarsi è esclusivamente il Comune di Sulmona nella persona del suo Legale rappresentante, ossia la Sindaca pro-tempore, ciò anche in considerazione che tutti i passi da intraprendere sono stati concordati e calendarizzati con quest’ultima in maniera collaborativa di confronto istituzionale aperto e partecipato”.

Lo spirito di collaborazione e confronto, però, è stato forse sovradimensionato se a distanza di oltre due mesi dalla Regione non vi è stata ancora stata la consegna della documentazione che ha portato alla chiusura dell’Apc. Adesso però la Regione non potrà esimersi dal consegnare gli atti alla sindaca Casini e così la città di Sulmona potrà sapere ufficialmente cosa ha spinto i dirigenti regionali a chiudere l’Agenzia di promozione culturale e, soprattutto, quanto sarà complessa l’opera di ripristino di palazzo Portoghesi.

Savino Monterisi

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