Dovrebbe riaprire fra la fine di agosto e i primi giorni di settembre l’Agenzia di promozione culturale di Sulmona, anche se le indiscrezioni non sono state confermate dall’ufficio dei beni e delle attività culturali della Regione Abruzzo. Il dirigente regionale Francesco Tentarelli aveva parlato di riapertura stimata per l’inizio di agosto, salvo complicazioni dovute al periodo estivo e quindi alle ferie di dipendenti e operai e così è stato. Dopo aver privato gli studenti e le studentesse di un’aula studio per tutto il periodo della sessione d’esame estiva, si avrà la stessa situazione anche a settembre per chi dovrà recuperare debiti formativi o esami universitari. Ovviamente privati del servizio sono stati anche tutti quei cittadini che partecipavano alle attività che si svolgevano nell’auditorium o che prendevano i libri in prestito.
L’Apc resta chiusa dal 16 maggio, giorno in cui un provvedimento regionale ne ha disposto la sospensione delle attività al pubblico a causa dell’elevata vulnerabilità sismica della struttura che la ospitava. Dopo diverse settimane di stallo, la scelta era ricaduta su alcuni locali inutilizzati della sede Inps di Sulmona grazie ad un accordo raggiunto fra Comune di Sulmona, Regione Abruzzo e Inps Abruzzo. Ad oggi però, sono 84 giorni che la città è sprovvista di una biblioteca e di una sala lettura e la cosa è paradossale se si pensa che siamo nel mezzo delle celebrazioni per il Bimillenario ovidiano.
Intanto continua il trasloco dei libri e dell’attrezzatura dalla vecchia alla nuova sede “temporanea”. Nell’edificio Inps si avranno a disposizione due sale lettura, una per gli adulti e una per i ragazzi, mentre per quanto riguarda il prestito dei libri sarà nuovamente disponibile anche se, per questioni di spazio, non saranno tutti esposti al pubblico come nella vecchia sede. Una parte di questi sarà alloggiata in deposito ma sarà comunque possibile prenderli in prestito.
Le voci della riapertura imminente si susseguono mentre si attende la comunicazione ufficiale della Regione, ma per la prossima sessione d’esame di biblioteche ed aule studio potrebbe non vedersene neppure l’ombra.
Savino Monterisi
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