Bigiotteria non tracciata, sequestri della guardia di finanza in due negozi di Sulmona

Oltre tremilacinquecento oggetti di bigiotteria, tra anelli, collane e bracciali, sono stati sequestrati a Sulmona dalla guardia di finanza in due esercizi commerciali di corso Ovidio gestiti da bengalesi. Il materiale, per un valore di circa 25mila euro, era regolarmente in vendita ed in esposizione, senza tuttavia rispettare i criteri di tracciabilità del prodotto e le normative europee adottate nel 2007, mirate proprio a garantire la salute dell’uomo rispetto all’eccessiva presenza di metalli che, a contatto prolungato con la pelle, possono arrecare danni. Sostanze come in nichel, il cadmio e il piombo, che sono potenzialmente nocive e che fino a qualche anno fa venivano utilizzate regolarmente per confezionare bigiotteria.

I finanzieri hanno riscontrato sia la non conformità della suddetta merce alla normativa europea e nazionale sulla sicurezza dei prodotti, sia l’irregolarità
dell’etichettatura totalmente carente dell’indicazione del luogo di produzione, della denominazione del produttore e della presenza, e in quale quantità, di dette sostanze.

La merce è stata sequestrata e i due esercenti segnalati alla Camera di Commercio. La violazione prevede anche una sanzione che va dai 516 ai 25.823 euro.

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