Bisegna, Donato Buccini sindaco al ballottaggio nel Comune delle liste fantasma

A spuntarla nelle urne di Bisegna è Donato Buccini, che si mette addosso la fascia tricolore dopo il ballottaggio contro Maurizio Conte. Otto voti in più (90 contro 82) hanno consegnato a Buccini le chiavi del paese, finito sotto i riflettori per l’onda anomala di candidati sindaci e consiglieri comunali. Venticinque liste in corsa per 250 candidati consiglieri a fronte dei 212 residenti, con 171 iscritti nelle liste elettorali.

Il ballottaggio è stato necessario dopo la perfetta parità al primo turno di due settimane fa: 83 preferenze a testa. A far rumore, però, è l’unico voto attribuito a una delle altre 23 liste, piene zeppe di agenti di polizia penitenziaria, finanzieri, poliziotti e carabinieri.

Una “banda dell’aspettativa”, come nel 2020 Repubblica denominò i candidati in divisa, a cui basta un documento d’identità da presentare per prendersi un mese di ferie retribuito, entrando in una lista elettorale in un Comune da meno di 1.000 abitanti. Lì dove non servono firme né altro per presentare la candidatura (meglio se condita da altri colleghi) alle elezioni comunali.

Tutto a norma di legge (lo prevede, per le forze dell’ordine, l’articolo 81 comma 2 della legge 1° aprile 1981 n. 121) che anche a questa tornata elettorale ha spalancato le gabbie all’elettorato passivo in divisa.

Commenta per primo! "Bisegna, Donato Buccini sindaco al ballottaggio nel Comune delle liste fantasma"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*