
Per chi riesce a leggere tra le righe, nelle parole della consigliera comunale Teresa Nannarone si coglie quella spaccatura che tiene a distanza i membri della maggioranza sulmonese. Una nota d’amarezza, e non solo, contorna le dichiarazioni della Nannarone, che spiega di non essere stata messa a conoscenza, se mai se ne fosse realmente discusso in maggioranza, delle iniziative da far finanziare attraverso la Zona Economica Speciale.
Proprio la stessa Nannarone aveva spinto il sindaco sulmonese, Gianfranco Di Piero, ad avviare l’iter per la città di Sulmona. La risposta di Di Piero, arrivata in mattinata, è stata tanto netta quanto garbata, ma fredda allo stesso tempo. Il primo cittadino ovidiano ha rispedito al mittente la proposta, spiegando che la realtà sulmonese è sostanzialmente diversa in quanto l’area territoriale del nucleo industriale di Sulmona che rientra nella zona ZES e autonoma e può interloquire direttamente con la struttura.
“Finora – incalza la Nannarone – come ho avuto modo di rimarcare in una riunione del 6 marzo us, non una sola azione è stata posta in essere per realizzare il Patto per il Lavoro proposto dalla sottoscritta ed approvato nel programma di mandato che prevedeva l’impegno dell’esecutivo a varie iniziative”.
La Nannarone si riferisce al rilancio della Valle Peligna (con azioni che evitino anche lo spopolamento del comprensorio) coinvolgendo la Regione Abruzzo, la Provincia dell’Aquila e le OOSS. Nel patto, inoltre, è previsto il porre in essere tutte le azioni utili affinchè vengano salvaguardati i livelli occupazionali esistenti anche attraverso un costante ascolto e confronto del mondo sindacale ed associativo.
“Proprio oggi – conclude la Nannarone -, in cui apprendiamo, guarda caso, che una importantissima realtà come il caseificio Reginella d’Abruzzo chiude i battenti, forse sarebbe utile, oltre alle parole e alle intenzioni, che si rimettesse al centro della azione amministrativa la politica e quindi i temi nelle loro priorità stilando una agenda delle “vere” emergenze cittadine. Perché le attività produttive si fermano e il territorio continua a spopolarsi, come il buon prof. Aldo Ronci ci ricorda costantemente e nessuno, graduando le responsabilità, può tentare di auto assolversi”.
Lo cantava la grande Mina: Parole Parole Parole…. Ma quali e quanti posti di lavoro ha portato? Quante attività produttive ha contribuito a far nascere? Parole Parole Parole soltanto Parole….
Il problema è che apprendono solo oggi della situazione di Reginella d’Abruzzo, situazione che in città era nota da tempo e che lo stesso proprietario aveva reso pubblica già a settembre. E in questi mesi la Nannarone dove era? Quindi questa sua dichiarazione suona non solo stonata ma strumentale perché fa capire che del tema a lei tanto caro, a chiacchiere, non sa nulla e non se ne è mai interessata. Dopodiché tira la palla in tribuna cercando di sviare la figuraccia sulla Zes
Quindi ricapitolando la Nannarone attacca sulla Zes ma dalla risposta del sindaco sembrerebbe rimediare la figura di quella che non sa di cosa parla.
Quindi Capendo la figura barbina rimediata svia cambiando argomento e parlando della crisi di Reginella di cui oggi apprende la notizia, così come riportato nell’articolo, ma questa crisi in città era nota da mesi se non almeno un anno e lo stesso proprietario l’aveva resa pubblica a settembre scorso.
Alla fine della fiera lkimpressione che il cittadino ne ricava è che la suddetta deii temi di cui dice di interessarsi non si interessa proprio e dalla risposta del sindaco sembrerebbe saperne anche meno.
St’appost
Il sodalizio ormai è giunto al termine è evidente. Baci e abbracci magari virtuali.
Non c’è mai stata sintonia tra i membri della maggioranza. Questo è un dato di fatto. La domanda è? Ma perché non ci hanno pensato prima? Quando hanno fatto le liste ed il programma?
La nostra povera Sulmona sta perdendo tempo.
Ma la Nannarone non fa parte dello stesso gruppo Politico del Sindaco?? È chiaro che parla a vanvera ma il vero scopo è la richiesta di poltrone in giunta o lo scranno della presidenza del consiglio per lei a scapito di Gerosolimo (Cristiano)! Ma tanto non avrà mai il coraggio di passare all’opposizione e creare una crisi sennò chi la rielegge? Speriamo che le dimissioni di Gerosolimo (Andrea) arrivino presto così da avere Di Paolo che faccia un minimo di opposizione!!!!! Ci fate rimpiangere la Casini…. almeno si impegnava e qualcosa faceva!!!!