Botte di Capodanno: chiesto il rinvio a giudizio per tre persone

Potrebbero andare a giudizio i protagonisti della rissa di capodanno, che ha avuto come ring un ristorante lungo la strada statale 17, nel territorio comunale di Roccaraso. La richiesta di rinvio a giudizio per gli eventi della notte di San Silvestro del 2023 è arrivata dal sostituto procuratore della Repubblica di Sulmona, Stefano Iafolla. Rissa aggravata in concorso è l’accusa per le tre persone coinvolte nei fatti, una residente a Castel di Sangro e due nel napoletano.

A dover comparire davanti al giudice del Tribunale di Sulmona, il prossimo 6 maggio, sono Luigi Piscopo, Antonio Bilotta e Carmine Colangelo, difesi rispettivamente dai legali Andrea Imperato e Cristian Rucci.

La richiesta di processo è arrivata al termine delle indagini, portate avanti dalla compagnia dei carabinieri di Castel di Sangro. Fondamentali sono state le testimonianze dei presenti, pronti a festeggiare l’anno nuovo ma costretti ad assistere a scene di botte piuttosto che ai botti. Necessarie, per ricostruire l’accaduto, anche le riprese delle telecamere di videosorveglianza installate all’interno del locale.

La dinamica appare ben definita alle forze dell’ordine, con una maxi tavolata di cinquanta persone, provenienti dalla Campania, intenta a festeggiare l’anno nuovo. Poi una discussione per futili motivi, qualche bicchiere di troppo ad innescare la miccia, e una colluttazione che ha visto protagonisti una decina di membri della stessa comitiva. Quattro i feriti trasportati nel pronto soccorso dell’ospedale di Castel di Sangro, con una prognosi di una settimana.

Per tre la Procura ha chiesto il processo al giudice predibattimentale. A lui l’ultima parola per decidere se scegliere il rinvio a giudizio o meno.

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