Tant’è che il progetto vero e proprio, i cui lavori sono di fatto già iniziati, non lo conosce nessuno, neanche chi il 19 aprile del 2016 ha approvato il Masterplan inserendo l’opera nel grande Piano infrastrutturale per l’Abruzzo.

Così, dice sempre Gerosolimo, “al fine di evitare sbrigative e frettolose analisi su iniziative di cui non si conoscono i particolari, mi sono fatto portatore, per il tramite del Presidente della Giunta Regionale, di una richiesta di incontro con l’AD di Rete Ferroviaria Italiana. In quella circostanza avremo senz’altro modo di verificare nei minimi dettagli l’iniziativa e di far valere le giuste ragioni di questo territorio”.
Insomma ci sono ancora spazi per intervenire fa capire l’assessore, che appena ieri dava delle “nostrane Cassandre”, “mestatori”, “spinti dal malanimo”, a chi aveva avanzato qualche dubbio sugli effetti nefasti che l’opera potrebbe avere per la centralità dello snodo ferroviario di Sulmona.
L’idea è quella di una stazione automatizzata che tenga Sulmona lungo la direttrice ferrata veloce, una richiesta che Gerosolimo porterà sul tavolo contando sulla forza contrattuale che verrà dalla sottoscrizione del contratto di esercizio con Trenitalia, in programma per l’estate 2018 (ma chissà se sarà ancora in Regione per quel tempo o, ci auguriamo per lui, sarà già migrato al Senato).
Un filo di dubbio, finalmente, che fa ben sperare affinché le Cassandre non rimangano inascoltate.
La stazione c’è già. A pratola.
Praticamente una fermata stile Pescara San Marco
Cassandra,sacerdotessa troiana,figlio del re Priamo,profetizzava sventure,è vero, ma quasi sempre ci azzeccava.Profetizzò la distruzione di Troia e mise in guardia i troiani dal prendere il cavallo nel quale si celavano i greci. Va da sé, che se coloro che non vedono di buon occhio la bretella ferroviaria vengono definiti Cassandre, vuol dire che profetizzano sventure che poi si avverano. Come dire con Andreotti: a pensar male si fa peccato ma quasi sempre si indovina. Per quanto mi riguarda,la bretella possono farla dove gli pare e piace, però a me quello che dispiace è lo sperpero inutile di danaro pubblico, nel momento in cui siamo asfissiati da un debito pubblico che sale inarrestabile e ci costringe a pagare interessi da capogiro? Ma poi , quanti passeggeri trasporta la tratta Pescara L’Aquila? A me è dato vedere treni che passano con massimo 5 0 10 passeggeri,se si esclude il momento in cui molti si recano all’Aquila al mattino per lavoro o studi. Poi si può dire che è un binario morto.
Ma poi, una stazione a Santa Rufina? Da quelle parti c’è il depuratore, i cui miasmi spesso si fanno sentire “amabilmente”,on fait pour dire. Non credo sarebbero apprezzati dai rari passeggeri della tratta. Meditate gente ,meditate.
bene,ragione da vendere….utilita’,priorita’,importanza,benefici,ecc,ecc…prevale l’interesse particolare,naturalmente con annunci,dichiarazioni,spot pubblicitari,chiacchiere,numeri stastitici per ragioni di visibilita’…i sudditi applaudono,festosi, il capobastone e le inventate magnificenze , ai Cittadini consapevoli la riflessione,meditazione… nel feudo vassalli,scudieri,ecc…o no?
Se facciamo la stazione di “Tutumcari” a San Rufino nulla più potrà dirsi “veloce” tra L’Aquila e Pescara.