
Così avevano atteso che la vittima, persona nota alle forze dell’ordine e che aveva festeggiato una cospicua eredità acquistando i preziosi, rientrasse a casa, una palazzina popolare nella vicina via Avezzano.
Entrato nell’androne, quindi, l’uomo era stato aggredito e brutalmente picchiato dai due che con violenza gli avevano strappato la collana dal collo e tentato di rubargli anche alcuni bracciali che indossava.
Le indagini affidate alla squadra anticrimine della polizia avevano portato un mese dopo all’arresto dei due e alla denuncia di altri tre Rom. Identificati e arrestati grazie anche alle immagini di sorveglianza delle telecamere della sala scommesse, dalle quali gli inquirenti poterono verificare come una ciabatta trovata sul luogo dell’aggressione e lasciata lì nella concitazione della colluttazione, fosse la stessa di quelle che indossava uno dei due Rom.
Nel processo era finito anche un terzo Rom, Luciano Di Rocco, accusato di favoreggiamento e assolto dal tribunale di Sulmona.
i rom di Sulmona pare che raccolgano condanne su condanne, ma stanno sempre fuori saranno miracolati?