Buco al Cogesa, bilanci dei Comuni paralizzati. La Di Nino: “Non paghiamo per una gestione fallimentare”

Quel “rinvio a futuro esercizio” per il buco nel bilancio consuntivo 2020 del Cogesa, che il 5 e 6 novembre andrà all’approvazione dell’assemblea, non rassicura per nulla i sindaci, neanche a breve scadenza.

Perché la norma parla chiaro e vincola le amministrazioni (ovvero i Comuni soci) ad accantonare nel bilancio dell’anno successivo a quello in cui la società partecipata ha registrato un risultato di esercizio negativo non immediatamente ripianato, un importo pari e tale al risultato moltiplicato per la percentuale di partecipazione.

Tradotto in soldoni per i Comuni soci del Cogesa si annuncia una stangata già per il prossimo bilancio di previsione che si troveranno a fare, dove dovranno essere accantonate somme consistenti e qui rimanere congelate fino a quando il Cogesa non avrà risolto (se li risolverà) i suoi problemi finanziari o in alternativa procedere alla ricapitalizzazione.

I conti li hanno cominciati a fare gli uffici dei Comuni, calcolando che il bilancio consuntivo di Cogesa in approvazione porta 1,1 milioni di euro di buco e che quello dell’anno precedente ne portava 1,5, solo in parte coperto da manovre finanziarie. Insomma all’appello mancano circa 1,6 milioni di euro ad oggi non coperti, che si traducono in un impegno per i soci di 1356 euro per ciascuna delle 1200 azioni.

A fare due conti: Sulmona (che ha 200 quote) dovrà mettere da parte oltre 270mila euro nel prossimo bilancio, Pratola oltre 107mila, gran parte degli altri Comuni (alcuni piccoli come Rocca Pia e Roccacasale) che hanno circa 40 quote quasi 53mila. Per molti significa immobilizzare una importante fetta del bilancio e per questo dover rinunciare alla manutenzione del paese.

Per questo ieri la sindaca di Pratola, Antonella Di Nino, ha scritto al Cda di Cogesa e ai soci, facendo la cronistoria di un disastro annunciato, di una gestione fallimentare e che inutilmente, lei e qualche altro sindaco del territorio, hanno cercato di far notare e contrastare trovandosi di fronte un muro: “Con colpi di maggioranze costituite sul territorio sono stati azzerati organi come il controllo analogo – scrive la sindaca di Pratola -. Scelte che venivano spacciate come strategiche ma che nel tempo hanno manifestato la loro debolezza o, peggio, la loro dannosità così come da noi più volte rimarcato”.

Insomma quella dicitura di “rinvio a futuro esercizio” secondo la Di Nino va cassata e il Cogesa deve utilizzare le riserve di rivalutazione degli immobili per coprire da subito le perdite o parte di queste. Sperando, e pretendendo, nel futuro una gestione più assennata: “Oggi siamo arrivati al punto più drammatico. Dinanzi all’aumento vertiginoso delle spese, le entrate restavano pressoché invariate. Uno sfacelo economico e finanziario che non si comprende perché mai i nostri Comuni e, quindi, i cittadini – denuncia la sindaca – delle comunità rappresentate debbano pagare per gestioni fallimentari”.

La resa dei conti, quella vera, fatta di debiti e soldi, è appena iniziata.

7 Commenti su "Buco al Cogesa, bilanci dei Comuni paralizzati. La Di Nino: “Non paghiamo per una gestione fallimentare”"

  1. Mi raccomando eh…votate la povera vittima del passo di lato…mister 100 eventi che in poco più di 4 anni ha letteralmente distrutto, pilotando l’indimenticabile presidente/avvocato Pratolano (detto anche “qua cummann ioj”) un’azienda che era il fiore all’occhiello della regione, e che adesso, grazie a loro, è diventata una barzelletta.

  2. Se lo dice lei vuol dire che la situazione è molto seria perché La Di Nino oltre ad essere una politica è figlia di un vero Capitano d’azienda.
    Date in mano tutti gli enti sovracomunali a lei non vedrete più aziende con bilanci in Rosso questa è gente che lavora.

  3. Antonella Presidente!

  4. … fiore all’occhiello? Vai a spiegarlo ai cittadini delle Marane e dintorni… che so’ trent’anni che stanno a fa’ manifestazioni contro, per la troppa “ puzza” della discarica…
    Presidente de ché? Fatela Sindaco… ma de Sulmona, se Vu vulet Salvà…

  5. chapeau … vorrei tanto che fosse lei (la Di Nino) il sindaco di Sulmona.
    abito in via cappuccini e mi capita spesso, spessissimo dover chiudere le finestre per l’odore nauseante che arriva. è davvero una vergogna.

  6. Sandro De Panfilis | 14 Ottobre 2021 at 15:53 | Rispondi

    I nodi vengono al pettine …….e purtroppo si gioca ancora a fare la vittima di presunte aggressioni….

  7. Pilotando prima la grande sindaca di Sulmona e dopo il grande presidente/avvocato pratolano ,questi sono i risultati , mi raccomando votate mister 100 eventi che ci pensa lui a mettere la ciliegina sulla torta.

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