Bus nuovi ma già rotti, continua il calvario del trasporto pubblico

Possono vantare il record dell’inefficienza i due nuovi bus acquistati, dopo una serie infinite di peripezie tra gare deserte e ritardi nell’immatricolazione, dal Comune di Sulmona: i mezzi di trasporto pubblico che dovevano sopperire alla disastrata situazione del servizio, sono infatti già fuori uso. Uno fermo da quasi venti giorni, cioè da appena messo in strada, per un danno al cambio, l’altro per avaria al motore andato ora anch’esso in riparazione. Neanche venti giorni su strada e meno di 500 chilometri percorsi. Il risultato è che ieri, come oggi, sono state annullate decine di corse del servizio pubblico di trasporto, con gli studenti, per la riunificazione delle linee D ed E, costretti a tornare a casa alle tre del pomeriggio. Ieri sono saltate poi le corse sulle linee B, C e D, mentre oggi la linea A e C ha viaggiato solo di mattina, mentre la B non è partita.

Al momento i bus in servizio sono appena tre, con il quarto che questa mattina ha dovuto fermarsi per diverse ore per problemi all’apertura delle porte.
Non è tutto: perché i due nuovi fiammanti bus, costati quasi 300mila euro, non sono adatti al servizio urbano in quanto al loro interno manca la obliteratrice (per cui gli utenti viaggiano gratis), mentre i display luminosi hanno in memoria solo la voce aeroporto e stazione, tanto da costringere gli autisti ad apporre sul parabrezza il medievale foglio che indica la corsa.
Della procedura di esternalizzazione del servizio alla Tua, annunciata in pompa magna tre mesi fa, intanto, non si hanno più notizie.

4 Commenti su "Bus nuovi ma già rotti, continua il calvario del trasporto pubblico"

  1. Passi tutto (???), anche la rottura dei mezzi, ma che non vi sia installata l’obliteratrice fa ridere.
    Ma questo è forse dovuto perché mancano i biglietti cartacei? È possibile!!!
    Ma volendo per un prossimo futuro (se mai vi sarà) ci si potrebbe buttare anche su qualche app di pagamento elettronico, forse è troppo (presto) ? Non credo.
    Ridicolo e anche più grave che nessuno sia in grado di cambiare la destinazione sul display e “mi” risparmio ulteriori facili ironie sulle destinazioni in memoria.
    Siamo un tantino fermi più all’era paleolitica che medievale, eppure tutti hanno dimestichezza con il cellulare, anche gli stessi autisti 😉 .

  2. Ma a questo punto siamo sicuri che gli autisti siano qualificati e in grado di condurre tali mezzi? E intanto il sindaco ride

  3. Sembra di stare su scherzi a parte. Ritiratevi a vita privata politici inetti ed incapaci.

  4. Carciofi indigesti | 12 Febbraio 2020 at 20:33 | Rispondi

    Poveri noi.

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