Cadavere nella grotta a Castrovalva: archiviazione per uno dei tre figli di Delnegro

Archiviazione per Benito Delnegro, uno dei tre figli di Bruno, l’81enne morto nella sua abitazione di Trani e abbandonato da Salvatore (l’altro figlio) e la nuora, Barbara Mastropasqua, in una grotta a Castrovalva. Secondo il gip del Tribunale di Sulmona, Marta Sarnelli, non ci sarebbe una ragionevole previsione di condanna per l’uomo. Gli elementi acquisiti, infatti, non permetterebbero di formulare alcuna ipotesi a suo carico. Il giudice per le indagini preliminari ha così accolto al richiesta di archiviazione presentata dal sostituto procuratore, Edoardo Mariotti.

Per Benito Delnegro cade il castello di accuse di occultamento di cadavere e truffa aggravata ai danni dell’Inps. Discorso diverso per gli altri due figli, Domenico e Salvatore Delnegro e per la compagna di quest’ultimo, Barbara Mastropasqua. Per loro è già partita l’udienza preliminare davanti al gup. I tre imputati saranno chiamati a rispondere di soppressione e occultamento di cadavere, truffa ai danni dell’Inps e indebito utilizzo di carta bancomat.

Furono proprio Salvatore e Barbara a compiere la traversata dalla Puglia all’Abruzzo, in una notte d’estate del 2022. L’uomo, Bruno Delnegro, venne trovato senza vita sul proprio letto il pomeriggio del 26 luglio. A spingere i tre ad occultare la salma è stata la pensione di 3.000 euro al mese che Bruno Delnegro percepiva, e che è stata incassata un anno intero dopo la scomparsa dell’uomo mai annunciata dai familiari. Il tempo che gli inquirenti hanno impiegato per dare un nome a quel corpo senza volto.

A tradire il trio sono stati due elementi fondamentali: la placca di metallo, applicata a Bruno durante un intervento nel 2021 a Barletta e, soprattutto, il Gps della Ford Focus sulla quale Salvatore e la compagna hanno viaggiato assieme alla salma, da Trani fino alla Valle del Sagittario.

Il Nucleo investigativo dei Carabinieri dell’Aquila è riuscito a ricostruire il puzzle solo dopo 12 mesi. Nel pomeriggio del decesso del padre, Salvatore, assieme a Barbara, acquista il sacco a pelo a Decathlon di Molfetta alle 19,35. Poco più di mezz’ora per arrivare a Trani, spogliare e avvolgere il corpo nel sacco a pelo e poi partire alle 20,14 alla volta dell’Abruzzo. Arrivo a mezzanotte e 44 minuti, ripartenza a mezzanotte e 48 minuti, rientro alle 4,45. L’auto viene fotografata al Casello di Cocullo e, nello stesso istante, la cella telefonica della sim card nello smartphone di Barbara Mastropasqua viene agganciata.

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